3I/ATLAS: cometa da record o sonda aliena ostile?

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HDblog.it Jul 30, 2025 · 3 mins read
3I/ATLAS: cometa da record o sonda aliena ostile?
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Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, un nuovo visitatore cosmico sta attraversando il nostro sistema solare, e la comunità astronomica è chiaramente in fermento. Scoperto il 1° luglio, l'oggetto, battezzato 3I/ATLAS, sfreccia verso il Sole a una velocità sbalorditiva di oltre 210.000textkm/h.

Meno di 24 ore dopo la sua individuazione, è arrivata la conferma della sua origine interstellare, rendendolo solo il terzo intruso di questo tipo mai osservato, dopo i celebri 'Oumuamua e Borisov. Le prime analisi suggeriscono che si tratti di una cometa enorme, con una chioma di ghiaccio, gas e polvere che si estende per quasi 24textchilometri. I modelli sulla sua provenienza ipotizzano addirittura che possa essere fino a 3 miliardi di anni più antico del nostro sistema solare, candidandolo al titolo di cometa più vecchia mai osservata.

Eppure, come spesso accade di fronte ai misteri del cosmo, è emersa un'ipotesi alternativa, ben più audace e controversa. Un piccolo gruppo di scienziati, tra cui il noto astronomo di Harvard Avi Loeb, ha pubblicato un articolo, non ancora sottoposto a revisione paritaria, in cui si esplora una possibilità radicalmente diversa.

Secondo Loeb e i suoi co-autori, 3I/ATLAS potrebbe non essere un oggetto naturale, bensì una sorta di tecnologia extraterrestre camuffata, inviata da una civiltà avanzata e potenzialmente ostile. Loeb non è nuovo a queste teorie: era stato lui il principale sostenitore dell'ipotesi che 'Oumuamua fosse una sonda aliena, a causa della sua forma e accelerazione anomale. Sebbene oggi il consenso scientifico veda 'Oumuamua come un asteroide che perdeva gas, Loeb continua a difendere la sua tesi.

Il nuovo studio su 3I/ATLAS viene descritto dai suoi stessi autori come un "esercizio pedagogico", un esperimento mentale senza prove concrete. Gli autori indicano però alcune "caratteristiche anomale" a sostegno della loro speculazione. La traiettoria dell'oggetto, ad esempio, è considerata sospetta. 3I/ATLAS si avvicinerà in modo relativamente stretto a Giove, Marte e Venere, offrendo, secondo Loeb, l'opportunità a un'eventuale intelligenza aliena di rilasciare discretamente dei "gadget" su questi pianeti. Inoltre, quando raggiungerà il punto più vicino al Sole a fine ottobre, si troverà dalla parte opposta rispetto alla Terra, una posizione che, secondo Loeb, "potrebbe essere intenzionale per evitare osservazioni dettagliate dai telescopi terrestri". La sua incredibile velocità, infine, renderebbe quasi impossibile lanciare una missione per intercettarlo, un altro possibile indizio di un'attività clandestina.

La reazione della comunità scientifica non si è fatta attendere ed è stata per lo più di netto scetticismo. Darryl Seligman, astronomo della Michigan State University, ha sottolineato come "numerose osservazioni telescopiche di 3I/ATLAS dimostrino che sta mostrando le classiche firme dell'attività cometaria". Sulla stessa linea è Samantha Lawler, dell'Università di Regina, la quale afferma che "tutte le prove indicano che si tratta di una normale cometa espulsa da un altro sistema solare".

Anche l'argomento della presunta assenza di composti chimici tipici delle comete viene smontato: l'oggetto è ancora troppo lontano dal Sole perché questi elementi siano facilmente rilevabili. Chris Lintott, astronomo di Oxford, ha usato parole ancora più dure, definendo l'ipotesi artificiale "un'assurdità" e "un insulto all'entusiasmante lavoro in corso per comprendere questo oggetto". Lo stesso Loeb ammette che lo scenario più probabile è che 3I/ATLAS sia un oggetto interstellare completamente naturale. Tuttavia, la vicenda riaccende il dibattito tra l'esplorazione di ipotesi audaci e il rigore del metodo scientifico, il quale richiede che affermazioni straordinarie siano sempre supportate da prove altrettanto straordinarie.