420mila euro di multa ad Autostrade: social usati per licenziare una dipendente

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HDblog.it Jun 26, 2025 · 2 mins read
420mila euro di multa ad Autostrade: social usati per licenziare una dipendente
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Il Garante privacy sanziona Autostrade per l'Italia per 420mila euro. La concessionaria di gran parte dei tratti autostradali italiani secondo la ricostruzione del Garante, che si è mosso su reclamo della lavoratrice, ha violato la privacy di una dipendente e ne ha trattato in maniera illegittima i dati per giustificarne il licenziamento. Autostrade ha utilizzato i contenuti del profilo Facebook (e fin qui...) ma ha anche "rovistato" tra le conversazioni private su Messenger e su WhatsApp.

I dati - in prevalenza screenshot - erano stati forniti ad Autostrade da colleghi e da un terzo, ma gli scambi sulle piattaforme erano di natura privata ed estranei al contesto lavorativo, "non rilevanti - scrive il Garante - ai fini della valutazione dell'idoneità professionale". Tra i contenuti utilizzati figuravano anche stralci virgolettati di commenti e descrizioni di foto. Diversi, come si può intuire, gli illeciti commessi dalla società. Anzitutto il Garante ha ravvisato l'assenza di una base giuridica per l'utilizzo delle informazioni, e ci sono poi diverse violazioni ai principi di liceità, finalità e minimizzazione previsti dalla normativa sulla privacy, oltre alla lesione del diritto alla riservatezza delle corrispondenze.

L'Autorità scrive:

Nel motivare la sanzione, il Garante ha sottolineato che una volta accertato il carattere privato delle conversazioni e dei commenti – pubblicati, tra l’altro, in ambienti digitali ad accesso limitato – la società avrebbe dovuto astenersi dal farne uso. [...] L’Autorità ha inoltre ribadito che i dati personali presenti sui social network, o comunque accessibili online, non possono essere utilizzati liberamente e per qualunque scopo, solo perché visibili a una platea più o meno ampia di persone.

E ancora:

Anche nell’ambito dell’attività disciplinare il datore di lavoro è tenuto a bilanciare correttamente tale potere con i diritti e le libertà fondamentali riconosciuti agli interessati. Il principio di finalità, ha ricordato l’Autorità, impone che i dati siano raccolti per scopi specifici, espliciti e legittimi, e trattati in modo coerente con tali scopi. Pertanto, l’utilizzo nel procedimento disciplinare di messaggi scambiati su canali privati di comunicazione è avvenuto in violazione della segretezza e riservatezza della corrispondenza, dunque in assenza di una giustificazione normativa.

Nel determinare la sanzione, il Garante ha considerato la gravità della condotta di Autostrade per l'Italia ma anche il suo fatturato.