Non era "ovvio" che le due persone riprese dalla kiss cam fossero clandestine, non finché non si sono imbarazzate e nascoste. Per la stessa ragione un video che poteva non esistere è diventato virale: la coppia, formata da Andy Byron, CEO di Astronomer, e Kristin Cabot, responsabile HR della stessa azienda, è al momento la più famosa del mondo. Nonostante non sia "una coppia".
Giulia De Lellis sul tradimento di Andrea Damante: "Gli ho tagliato i vestiti, spaccato la Play. Ero impazzita."Le questioni che si sollevano sono due: la prima, santocielo, perchè le persone hanno tutta questa paura di definirsi non monogame e preferiscono rimanere in relazioni monogame (e tradire)? La seconda: se non fossero esistiti i social, a quest'ora Andy sarebbe a casa propria, con la propria ignara moglie, Kristin sarebbe a casa propria con il proprio ignaro marito. La cultura delle corna, del farla franca, del sotterfugio arrogante e bambinescamente egoista colpisce ancora.
cosa è successo al concerto dei coldplay e cosa è una kiss cam
Al concerto che la band britannica Coldplay ha tenuto al Gillette Stadium di Foxborough, nel Massachusetts, tra luci psichedeliche e cori che univano migliaia di voci in un’unica ondata di nostalgia millennial, la famigerata “kiss cam” ha fatto il suo giro. La kiss cam è un aggeggio famoso negli Stati Uniti perché è spesso presente ai grandi eventi pubblici - tipo partite di baseball o appunto concerti - e si muove tra la folla per zoomare sulle coppie che lo staff individua mentre ciò che viene ripreso viene visto nel maxischermo dell'evento stesso.
La kiss cam del Gillete Stadium si è posizionata su un "lui" con una polo azzurra, molto casual, abbracciato a una "lei" dall’aria divertita e complice. Una coppia apparente, appunto, in uno spazio pubblico e pieno di gente. Ma non appena si accorgono dell’inquadratura, i due si coprono il volto e si ritraggono come vampiri alla luce del sole.
Il pubblico ride. Lo stesso Chris Martin, frontman della band, coglie la palla al balzo e scherza al microfono: “Questi due hanno una relazione clandestina!”. Peccato (o fortuna?) che internet non perdoni: poche ore dopo, i protagonisti sono identificati come Andy Byron, CEO dell'azienda Astronomer, specializzata nell'orchestrazione dei dati e nella gestione dei flussi di lavoro, e Kristin Cabot, responsabile delle Risorse Umane. Come detto, entrambi sono sposati, ma non fra loro.
la monogamia è il vero default capitalista
Il pubblico mormora mentre il video viene postato sui social da un fan dei Coldplay che evidentemente stava riprendendo incidentalmente la scena. Vien da dire che la grande ipocrisia del nostro tempo è che nonostante anni di elaborazione politica sulle relazioni, esistono ancora persone che si ostinano a dirsi monogame quando evidentemente non lo sono.
La non monogamia etica (o consensuale) non è una zona grigia, è uno spazio di relazione sano in cui ci sono regole più chiare e strutturate di moltissime relazioni tradizionali. Ma perché allora si continua a tradire? Perché dichiararsi apertamente non monogami è ancora così tabù? Forse perché la monogamia è il vero default capitalista. Una relazione a due è come una startup: gerarchica, scalabile, apparentemente efficiente. Ma il “modello esclusivo” è anche facilmente controllabile, tassabile, rassicurante per lo status quo. E le altre forme relazionali sono bistrattate, ignorate, derise. Non prese sul serio.
Perché il tradimento è vintage, ma il poliamore fa ancora paura. Tradire è veramente da boomer, da commedia sexy anni Novanta: clandestinità, "Jessico Calcetto", bugie. Tutto potrebbe essere serenamente superato, eppure, evidentemente, per molte persone il concetto di “amare più persone senza mentire a nessuno” manda ancora in tilt il senso comune, il cervello, l'asset. Anche perchè consentirebbe all'altro/a di fare lo stesso. E invece no: tradendo non si dà il permesso a nessuno, solo a noi stessi/e, di avere delle tresche.
Perché manca una grammatica della complessità relazionale. Nel mainstream, o sei “single e disperato” o “felicemente monogamo”. Dove sono le narrazioni di relazioni fluide, consensuali, strutturate su misura? Spoiler: esistono, ma sono ancora relegate a podcast di nicchia. Perché l’etica non è ancora diventata sexy quanto il proibito ed è molto più impegnativa. Parlare, negoziare, mettere limiti, chiedere il consenso attivo, rinegoziare: servono ascolto, empatia, comunicazione. E il problema è che nessuno ce lo ha mai insegnato. Ed ecco perché i boomer non vogliono che si lavori da remoto: verrebbero privati/e della possibilità di avere le tresche retrò in ufficio.
Insomma, non è che siamo moralisti: siamo solo pigri, pigre e arraffoni, arraffone. E ci teniamo stretta la monogamia come unica opzione sapendo che non la rispetteremo.
è la cultura del "farla franca", dello svicolone anni Novanta
Mentre sempre più persone si scoprono libere di dirsi non monogame, altrettante sanno perfettamente di non esserlo ma non lo dicono. Meglio finire sulla “kiss cam” e diventare una parodia virale di sé stessi, ridicolmente aggrappati a un'idea di furba autoassoluzione, convinti, convinte, che tutti siano scemi tranne noi. Non ci resta che ridere, forse, come ha fatto Chris Martin davanti diverse migliaia di persone.