La Commissione Europea ha reso legalmente vincolanti gli impegni proposti da Corning per risolvere un'indagine antitrust, ma con un'eccezione di rilievo: gli accordi di fornitura tra il produttore di dei pannelli e Apple rimarranno invariati. La decisione pone fine a un'indagine avviata a novembre 2024, che accusava Corning di abuso di posizione dominante attraverso contratti di esclusiva che limitavano la concorrenza nel mercato dei vetri protettivi per smartphone.
Secondo la Commissione, i prodotti in vetro che Corning sviluppa espressamente per Apple, come il Ceramic Shield, hanno composizioni speciali e sono utilizzati esclusivamente da Apple, motivo per cui non sono stati considerati parte del mercato rilevante oggetto dell'indagine. Di conseguenza, il rapporto di fornitura tra le due aziende statunitensi non è toccato dall'accordo.
Per tutti gli altri clienti, invece, Corning si è impegnata a non stipulare più accordi di esclusiva e a non richiedere l'acquisto di quantitativi minimi per ottenere sconti, specialmente nell'Area Economica Europea. A livello globale, non potrà richiedere ai produttori di acquistare più del 50% del loro fabbisogno di pannelli dalla sua azienda. Questi impegni, che rimarranno in vigore per nove anni, sono volti a garantire una maggiore concorrenza nel mercato, permettendo ad altri produttori del settore di competere più efficacemente.
Questa vicenda, che si conclude senza alcuna sanzione per Corning, evidenzia la posizione unica di Apple nella catena di fornitura globale, capace di stringere accordi per componenti talmente personalizzati da essere considerati un mercato a sé stante dalle autorità di regolamentazione, rimanendo così al di fuori delle maglie di indagini antitrust che colpiscono invece le pratiche commerciali standard del suo stesso fornitore.