Anzitutto, sul fronte dei prodotti, l'azienda ha presentato il suo primo portatile carbon neutral, l'Aspire Vero 16, realizzato con materiali bio-based, dunque derivanti, in tutto o in parte, da fonti biologiche rinnovabili. Non meno rilevante è il capitolo dedicato al riciclo: tra il 2020 e il 2024 Acer ha prodotto oltre 50 milioni di computer e monitor utilizzando plastica riciclata post-consumo. Per ridurre le emissioni legate alla logistica, poi, la società ha inoltre firmato un accordo con i partner di trasporto per adottare soluzioni basate sul Sustainable Aviation Fuel. A tal proposito, un ruolo importante è stato svolto anche dai fornitori, perché ben l'81% di quelli considerati critici ha aderito all'iniziativa internazionale RE100 o ha fissato obiettivi di riduzione delle emissioni basati su criteri scientifici.
A testimonianza del lavoro svolto per migliorare la propria immagine, Acer ha dichiarato di aver ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo impegno in materia di sostenibilità lo scorso anno. È stata inclusa nella lista Corporate Knights 2024 Clean200 e ha fatto il suo debutto nella classifica TIME World's Most Sustainable Companies e nel Dow Jones Sustainability World Index. Non solo: l'azienda mantiene dal 2021 il massimo rating AAA negli indici MSCI ESG Leaders e ha conquistato, per il terzo anno di fila, la medaglia di platino EcoVadis, che la colloca nell'1% delle imprese più virtuose a livello globale. Acer ha inoltre confermato il traguardo di utilizzare esclusivamente energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2035 e, guardando più lontano, si è posta l'obiettivo di azzerare le proprie emissioni nette entro il 2050.