Acrobazie, test tecnologici e cadute: la Cina inaugura i Giochi dei robot umanoidi

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HDblog.it Aug 18, 2025 · 3 mins read
Acrobazie, test tecnologici e cadute: la Cina inaugura i Giochi dei robot umanoidi
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Si è conclusa a Pechino la prima edizione dei World Humanoid Robot Games, un evento che per la prima volta ha visto oltre 500 androidi sfidarsi in competizioni sportive e attività pratiche. L’evento, ospitato al National Speed Skating Oval costruito per le Olimpiadi invernali del 2022, ha riunito 280 squadre provenienti da 16 Paesi, composte da università e aziende private.

DISCIPLINE TRA SPORT E COMPITI QUOTIDIANI

Le competizioni hanno incluso gare di atletica leggera, calcio a cinque, basket, kickboxing e kung fu, ma anche prove più pratiche come la classificazione di farmaci o le pulizie domestiche. Alcuni androidi hanno mostrato capacità notevoli: backflip, percorsi a ostacoli superati con successo, corse su terreni irregolari. Altri hanno evidenziato i limiti attuali della tecnologia. Durante le partite di calcio, robot alti quanto bambini di sette anni cadevano l’uno sull’altro come tessere del domino, mentre il portiere restava immobile di fronte a più tiri consecutivi prima di subire il gol.

Nelle sfide di kickboxing, dotati di guantoni e caschi colorati, gli androidi faticavano a colpire l’avversario: “A dire il vero la percentuale di colpi a segno è piuttosto bassa, stanno colpendo l’aria”, ha commentato con ironia un cronista della diretta ufficiale. In un incontro, dopo una serie di jab e calci a vuoto, il verdetto arbitrale ha proclamato il vincitore tra gli applausi del pubblico, mentre il robot sconfitto si è steso a terra simulando la resa.

RECORD ROBOTICI E INCIDENTI IMPREVISTI

Nella corsa dei 1.500 metri il campione di Unitree Robotics ha impressionato con un tempo di 6 minuti e 34 secondi, giudicato dal professore Ken Goldberg, docente di robotica all’Università della California, come “più rapido di molti corridori amatoriali” nonostante la distanza dal record umano di Jakob Ingebrigtsen (3:29.63).

L’evento non è stato privo di rischi: un robot lanciato in velocità ha travolto un addetto, facendolo cadere, mentre la macchina è rimasta in piedi senza conseguenze. Tra le acrobazie si sono viste anche capriole, salti laterali e dimostrazioni di arti marziali, a conferma dei progressi raggiunti nella locomozione e nell’equilibrio.

UNA VETRINA PER LA STRATEGIA CINESE

Per la International Federation of Robotics, Pechino ha posto gli umanoidi “al centro della propria strategia nazionale”. I Giochi sono stati infatti presentati come un banco di prova delle più avanzate tecnologie nel settore, in un contesto in cui la Cina ha già investito massicciamente: a marzo il governo ha annunciato un fondo da un trilione di yuan (139 miliardi di dollari) per sostenere le startup tecnologiche, comprese quelle dedicate a robotica e intelligenza artificiale.

Il Paese è già leader nel mercato dei robot industriali e punta a replicare la posizione anche sugli umanoidi. Non è il primo evento mediatico di questo genere: durante la festa di Capodanno lunare, seguita da centinaia di milioni di telespettatori, robot umanoidi hanno ballato danze popolari sul palco, e ad aprile Pechino ha organizzato una mezza maratona con 12.000 corridori e 20 robot in gara.

PROGRESSI E LIMITI EVIDENTI

Secondo Alan Fern, docente di robotica all’Oregon State University, i Giochi hanno offerto “un’impressione realistica di dove siamo realmente”. Negli ultimi anni la produzione è diventata più accessibile: i ricercatori non sono più costretti a costruire i propri prototipi da zero o ad acquistare modelli costosissimi, come avveniva fino a poco tempo fa. Inoltre i progressi dell’intelligenza artificiale hanno reso possibile una gamma più ampia di azioni di base.

“Cinque anni fa era raro vedere un robot umanoide capace di camminare in modo affidabile, per non parlare di correre, saltare o affrontare terreni accidentati”, ha ricordato.

Restano però limiti sostanziali: la maggior parte delle macchine non è in grado di pianificare o ragionare autonomamente e necessita del supporto di un operatore umano. “I robot sono ancora stupidi”, ha commentato Fern.

Per gli organizzatori e per gli spettatori, il bilancio dell’evento resta positivo. Tra cadute collettive, colpi mancati e corse a ritmo sostenuto, i Giochi dei robot umanoidi hanno mostrato allo stesso tempo i limiti presenti e le possibilità future di una tecnologia su cui la Cina ha deciso di puntare in modo strategico e massiccio.