Addio a Steve Hayden, l'autore del leggendario spot "1984"

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HDblog.it Aug 29, 2025 · 2 mins read
Addio a Steve Hayden, l'autore del leggendario spot
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È stato e sarà sempre uno dei capolavori più potenti e discussi nella storia della pubblicità, un manifesto visivo che ha segnato un'epoca e ha trasformato il lancio di un prodotto in qualcosa di maggiromente simile a un atto di ribellione. Si tratta ovviamente dello spot "1984" di Apple. La brutta notizia è che la mente creativa che ha contribuito a partorirlo, Steve Hayden, si è spenta all'età di 78 anni.

Hayden, insieme a Brent Thomas e al direttore artistico Lee Clow, ha scritto il copione che ha convinto persino il visionario Steve Jobs. La sua idea si basava su una convinzione profonda: che se le persone avessero accesso a informazioni di qualità, non avrebbero potuto essere manipolate e controllate. In un mondo dominato da un'unica entità (il Grande Fratello di Orwell), il Macintosh avrebbe rappresentato la scintilla della libertà, l'arma che avrebbe scardinato un sistema opprimente.

Eppure, a decenni di distanza, Hayden stesso aveva recentemente espresso un profondo disincanto, sostenendo che si era verificato esattamente l'opposto. "Non credo che abbiamo mai avuto convinzioni più strambe dai tempi dei processi alle streghe di Salem", aveva affermato. Il suo pensiero era che la gente, oggi, non riesce più a distinguere la verità. O, peggio ancora, non si fida più della verità nemmeno quando la trova. Un monito che, nel nostro presente fatto di AI e disinformazione diffusa, risuona con un'amara, quasi profetica, attualità.

La storia di quello spot è ricca di dettagli affascinanti. Diretto dal maestro del cinema Ridley Scott, lo spot fu approvato da Steve Jobs con un entusiasmo che si può riassumere nella sua esclamazione: "Questo è incredibile!". L'investimento fu notevole per l'epoca: 15 milioni di dollari, una cifra che, tradotta nel 2025, si aggira intorno ai 43,7 milioni di euro. Nonostante alcune iniziali resistenze interne all'azienda, lo spot andò in onda durante il Super Bowl XVIII e fece talmente scalpore da essere replicato innumerevoli volte dai telegiornali, diventando un fenomeno di costume.

Nonostante il suo ruolo centrale in questa epica della pubblicità, Steve Hayden mantenne sempre i piedi per terra. Sapeva che, per quanto un annuncio potesse essere creativo e potente, la vera forza di Apple non stava nella sua capacità di comunicare, ma nella passione dei suoi utenti. In un'intervista passata, aveva spiegato che Apple non vende i suoi prodotti con la pubblicità, ma con "l'evangelismo", ovvero con il passaparola e l'entusiasmo di una persona che convince l'altra.

La pubblicità, in questo quadro, serviva solo a rafforzare quel messaggio, a dare una forma tangibile all'idea che già viveva nella mente delle persone. Un'eredità, quella di Hayden, che va ben oltre la semplice pubblicità, toccando il cuore di ciò che significa credere in un'idea e trasmetterla al mondo.