Addio operai: i cani robot hanno preso il loro posto in questo parco eolico

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HDblog.it Aug 05, 2025 · 2 mins read
Addio operai: i cani robot hanno preso il loro posto in questo parco eolico
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Nel cuore del deserto cinese sta prendendo vita una nuova forma di gestione dell'energia rinnovabile. Non si tratta di una nuova turbina più efficiente o di un pannello solare innovativo, ma di un cambiamento radicale nella forza lavoro utilizzata. Il parco eolico di Ningxia Tongli, una centrale da 70 megawatt, opera infatti dal settembre del 2024 senza la presenza di un singolo essere umano in loco. A sorvegliare le imponenti torri eoliche è un'instancabile squadra di ispettori non umani: droni che sfrecciano nel cielo e, soprattutto, una pattuglia di agili cani robot a quattro zampe.

Questi guardiani tecnologici, modello X30 dell'azienda DEEP Robotics, sono il fulcro di questo avveniristico impianto. Con un peso di 56 chilogrammi, sono progettati per affrontare sfide impensabili per la maggior parte delle macchine. Possono salire le scale, muoversi nell'oscurità più totale e, cosa fondamentale per un ambiente desertico, operare senza sosta in un intervallo di temperature estreme, che vanno dai -20 °C ai 55 °C. Le loro capacità sono state recentemente messe in mostra alla World Artificial Intelligence Conference di Shanghai, dove un X30 ha dimostrato di poter identificare con precisione guasti e anomalie in una simulazione di sottostazione elettrica, ricaricandosi poi autonomamente per garantire un'operatività continua.

L'intero parco eolico è costellato da oltre 5.000 punti di ispezione, monitorati costantemente da questa rete autonoma. Se un inverter si surriscalda o una navicella in cima a una turbina registra una vibrazione anomala, i cani robot e i droni inviano un allarme istantaneo a un centro di controllo remoto, a centinaia di chilometri di distanza. Grazie ad algoritmi di AI integrati, questi automi possono analizzare i dati raccolti ed effettuare ispezioni anche in caso di perdita di comunicazione, garantendo una sorveglianza ininterrotta.

L'obiettivo di questa trasformazione va oltre la semplice riduzione dei costi di manutenzione, poiché l''automazione completa elimina i rischi per la sicurezza dei tecnici, che tradizionalmente dovevano affrontare condizioni di lavoro estreme in ambienti remoti, ad alta quota e battuti da forti venti. Questa, nello specifico, è una zona che mal si sposa con la presenza di personale in loco, complici come spiegato sopra le condizioni meteo complesse.

Questo approccio, già visto nelle cosiddette "dark factories" (fabbriche a luci spente) nel settore dell'elettronica e dell'automotive, viene ora applicato con successo al mondo delle energie rinnovabili. Il successo di Ningxia non è un caso isolato, poiché la società costruttrice, Goldwind, ha già realizzato altri impianti "unmanned" per conto di diverse aziende statali cinesi.

L'esperienza maturata non si limita ai confini nazionali: la tecnologia di DEEP Robotics è già stata esportata, ad esempio a Singapore, dove robot simili ispezionano stretti tunnel sotterranei per prevenire guasti ai cavi elettrici, dimostrando che il futuro dell'energia è sempre più autonomo.