Adobe Premiere arriverà su iOS e Android - gratis, per giunta! L’ha confermato la società americana nelle scorse ore, in queste battute iniziali di IFA 2025 a Berlino. Il tool di montaggio video arriverà prima sugli iPhone, già entro questo mese; per quanto riguarda Android, la data è ancora da definire. Pare abbastanza evidente che l’attesa aggiuntiva non sarà solo di qualche giorno. Secondo Adobe, il tool permetterà agli utenti di accedere a uno strumento “di livello Pro” senza bisogno di spendere un centesimo. Tra le caratteristiche e gli highlight che ha diffuso Adobe, vale la pena segnalare:
- Vista principale a timeline
- Supporto per un numero virtualmente illimitato di layer audio e video (naturalmente la potenza del dispositivo ha un impatto sull’effettivo numero di layer gestibili)
- Supporto alla generazione automatica di sottotitoli/trascrizione
- Supporto a formati fino a 4K in HDR
- Tanti asset liberamente utilizzabili tra cui font, immagini, suoni, musica, video
- Esportazione “1 click” verso le piattaforme di condivisione più comuni, come YouTube Shorts, TikTok e Instagram, con ridimensionamento e regolazione delle impostazioni di formato automatiche
Non sembra che l’applicazione conterrà pubblicità, ma Adobe ha già ben chiara la strategia di monetizzazione, che passa attraverso cloud storage e AI. Non è chiaro se la versione gratuita offrirà quantità minime né di GB di archiviazione online né di crediti per le funzioni di machine learning, ma è sicuro che se ne potranno comprare di aggiuntivi. Già che siamo in tema AI, ecco un breve elenco delle feature che troveremo a bordo:
- Generazione effetti sonori
- Miglioramento dialoghi
- Diversi asset grafici grazie alla piattaforma Adobe Firefly
Non è la prima volta che Adobe porta su mobile il suo video editor, ma quello precedente, Premiere Rush, era una versione molto semplificata, forse troppo, rispetto alla suite desktop. Questa nuova incarnazione di “Premiere Mobile”, per così dire, sembra molto più vicina all’attuale Premiere Pro per Windows e Mac, almeno così dice Adobe. Appuntamento verso fine settembre per capire quanto ci sia di vero.
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