Per la prima volta il Piracy Shield, la piattaforma tecnologica messa in campo da AGCOM per contrastare la diffusione illegale di contenuti live, è stato utilizzato non per una partita di calcio ma per uno dei programmi di intrattenimento più popolari della TV italiana. Con la Determina n. 125/25/DDA, l'Autorità ha ordinato il blocco del sito dtsinc.cc, accusato di trasmettere in streaming senza autorizzazione X Factor 2025, in onda su Sky Uno dall'11 settembre al 4 dicembre. Questa decisione segna un passaggio cruciale: dopo mesi di utilizzo quasi esclusivo per la Serie A, il sistema di blocco si allarga ufficialmente all'intrattenimento televisivo, a conferma delle modifiche legislative introdotte in estate che hanno ampliato la portata dello strumento a tutti gli eventi live.
LA DECISIONE DELL'AUTORITÀLa richiesta è stata presentata da Sky Italia il 12 settembre, a pochi giorni dall'inizio della nuova edizione del talent show. L'emittente ha denunciato una “sistematica e illegittima” messa a disposizione del canale Sky Uno da parte di un servizio IPTV pirata, parlando di un “pregiudizio imminente, grave e irreparabile” ai propri diritti.
Con la Determina n. 125/25/DDA, AGCOM ha accolto l'istanza disponendo la disabilitazione del sito entro 24 ore tramite blocco DNS e reindirizzamento a una pagina informativa. L'ordine è di tipo dinamico: riguarda non solo il dominio segnalato ma anche futuri sottodomini, varianti o indirizzi IP riconducibili agli stessi contenuti. I destinatari hanno dieci giorni per presentare reclamo, senza che questo sospenda però l'esecuzione del provvedimento.
Dalle verifiche condotte, il dominio risulta registrato da NameCheap negli Stati Uniti, con Cloudflare come reverse proxy. In un procedimento parallelo, legato alla protezione dei diritti sugli US Open, era emersa anche la società rumena NexonHost Srl come hosting provider.
Il Piracy Shield era stato presentato all'inizio del 2024 come strumento di contrasto alla pirateria live, con applicazione quasi esclusiva alle partite di Serie A. Le modifiche legislative introdotte nell'estate 2025 hanno però ampliato il perimetro d'azione, consentendo l'intervento anche su anteprime cinematografiche, programmi televisivi e opere audiovisive di intrattenimento.
Il caso di X Factor 2025 rappresenta quindi un precedente significativo. L'ordine di AGCOM non si limita a proteggere un singolo show ma si traduce in un blocco permanente dell'intero servizio IPTV segnalato, valido 24 ore su 24 e applicabile a nuove identità digitali collegate alle stesse violazioni. Una scelta che porta il Piracy Shield oltre i confini dello sport e lo trasforma in uno strumento a tutela di tutto l'intrattenimento live.