In base all’esposto dell’associazione dei consumatori, nel corso di diverse trasmissioni sportive sarebbero comparse grafiche e sovrimpressioni relative a quote e vincite delle scommesse. Pur non configurandosi come spot espliciti, tali elementi - sostiene Assoutenti - potrebbero rientrare nel divieto previsto dall’articolo 9 del cosiddetto Decreto dignità (12 luglio 2018, n. 87), che vieta qualsiasi forma di pubblicità, diretta o indiretta, su giochi e scommesse con vincite in denaro.
Agcom ha accolto la segnalazione e, in una comunicazione ufficiale, ha ricordato di esercitare poteri di vigilanza specifici in materia di comunicazioni commerciali. Le Linee guida dell’Autorità individuano infatti come potenzialmente illecite anche pratiche non immediatamente riconducibili a spot classici, quali l’uso di grafiche o messaggi che possano produrre un effetto promozionale.
Nel caso di DAZN, la verifica si concentrerà non solo sulla rappresentazione di quote e scommesse durante i match, ma anche sulla comunicazione pubblicitaria interna al gruppo legata a DAZN Bet, la piattaforma di betting lanciata dalla stessa società. Se dovessero emergere violazioni, le conseguenze per l’azienda potrebbero essere pesanti: la normativa prevede infatti sanzioni significative e l’obbligo di interrompere immediatamente le pratiche contestate.
Il presidente Gabriele Melluso di Assoutenti ha affermato quanto segue:
Si tratta di un importante successo perché, se saranno accertati illeciti, Dazn andrà incontro ad una salata sanzione e dovrà bloccare qualsiasi tipo di messaggio pubblicitario relativo a giochi e scommesse. Messaggi quelli di Dazn ancor più pericolosi se si considera il pubblico di giovanissimi che segue il calcio, soggetti particolarmente influenzabili e che rischiano di sviluppare forme di dipendenza da gioco, con tutte le conseguenze del caso.