Il sito dell'Agenzia delle Entrate sta riscontrando diversi problemi che ne compromettono il corretto funzionamento. Sono tantissime le testimonianze di utenti che in quest'ultima ora hanno tentato inutilmente di accedere al portale per modificare la dichiarazione dei redditi precompilata 2025.
"Il sistema non è al momento disponibile", si legge sullo schermo. "Ci scusiamo per il disagio". I più fortunati che sono riusciti ad effettuare il login all'area riservata tramite SPID o CIE hanno invece visualizzato l'avviso "The proxy server received an invalid response from an upstream server. The proxy server could not handle the request. Reason: Error reading from remote server".
Qualunque sia il messaggio ricevuto a schermo, poco importa: fatto sta che proprio nei giorni in cui gli italiani sono impegnati a preparare la loro documentazione per la dichiarazione dei redditi il portale dell'Agenzia delle Entrate è andato in tilt. Un malfunzionamento che poi è aleatorio, visto che il servizio torna online per alcuni minuti per poi tornare nuovamente irraggiungibile. Si tratta della seconda volta in due settimane che il sito va KO: la prima volta era successo il 16 maggio, ovvero il giorno dopo il via libera alla conferma, modifica o invio del modello precompilato.
Per ora né l'Agenzia delle Entrate, né Sogei che gestisce il portale hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Lo ha fatto invece l'Associazione Nazionale Commercialisti, che in un duro comunicato stampa ha definito "non più tollerabile" il fatto che "gli strumenti messi a disposizione da parte dell'Amministrazione finanziaria siano sistematicamente inaffidabili".
Ancora una volta, nel pieno della campagna dichiarativa, i professionisti che operano in ambito fiscale si trovano a fronteggiare l’ennesimo blocco del sito dell’Agenzia delle Entrate, che da questa mattina presenta gravi malfunzionamenti che non permettono l’utilizzo dei servizi telematici fondamentali per l’invio delle dichiarazioni fiscali.
L'Associazione chiede al Ministero dell'Economia e delle Finanze una "reale efficienza del sistema digitale fiscale italiano". Che conclude:
Il rispetto delle scadenze non può essere preteso quando lo Stato per primo non è in grado di garantire il funzionamento delle sue piattaforme.