L'amministrazione Trump ha tracciato una rotta decisa e ambiziosa, che punta a consolidare la leadership degli Stati Uniti nel settore dell'intelligenza artificiale. La Casa Bianca ha infatti presentato un documento di 28 pagine, denominato "AI Action Plan", che delinea una strategia pervasiva destinata a integrare l'AI in ogni fibra del tessuto economico e sociale americano. L'obiettivo non è solo competere, ma vincere la corsa globale all'AI, considerata un pilastro fondamentale per la sicurezza nazionale, la competitività e il benessere economico del Paese. Al centro di questa visione vi è una filosofia che privilegia l'azione rapida e la deregolamentazione, con l'intento di creare una "cultura del 'provare prima di tutto'" che incoraggi l'adozione su larga scala degli strumenti di AI da parte delle industrie e del governo stesso.
Un aspetto particolarmente distintivo del piano riflette una precisa impronta ideologica. L'amministrazione intende promuovere un'AI che rispecchi una "verità oggettiva", libera da quelli che definisce "pregiudizi ideologici imposti dall'alto". Questa direttiva si traduce in azioni concrete, come la proposta di eliminare dai documenti federali sulla gestione del rischio ogni riferimento a temi come la disinformazione, le politiche di diversità ed equità (DEI) e il cambiamento climatico.
Inoltre, il governo federale non potrà stipulare contratti con sviluppatori di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) a meno che questi non garantiscano sistemi oggettivi, secondo uno standard che deve ancora essere definito con chiarezza. La strategia mira a rimuovere ostacoli normativi a livello statale e federale, arrivando a negare fondi legati all'AI a quegli stati le cui regole dovessero "ostacolare l'efficacia di tali finanziamenti", un tentativo di centralizzare il controllo sulla regolamentazione tecnologica.
Il piano prevede inoltre di accelerare la costruzione di data center e impianti di produzione di semiconduttori, tagliando la burocrazia e potenziando la rete elettrica per sostenere le "industrie ad alta intensità energetica del futuro". Anche le forze armate sono chiamate a un'adozione "aggressiva" dell'AI. Sul fronte internazionale, pur avendo recentemente allentato alcune restrizioni sulla vendita di chip avanzati di Nvidia alla Cina, il piano suggerisce di voler colmare le lacune nei controlli sull'esportazione di tecnologie per la produzione di semiconduttori, per proteggere il vantaggio strategico americano.
Infine, il documento affronta la necessità di promuovere la ricerca scientifica, investire nella biosicurezza per sfruttare l'AI nella scoperta di nuove cure e creare un quadro giuridico per contrastare la minaccia dei deepfake. Come scrivono i promotori del piano, tra cui il consigliere per la scienza e la tecnologia Michael Kratsios e il Segretario di Stato Marco Rubio, "l'opportunità che ci si presenta è tanto stimolante quanto umile. E sta a noi coglierla, o perderla".
tulipanonero1990Tutti si concentrano sulla semantica della definizione di "oggettivo", posso dire che è molto molto italiano? La vera notizia è che questi non solo stanno costruendo Colossus, Stargate e altri 5 impianti del genere, ma che hanno intenzione di procedere ad una aggressiva integrazione sia verticale che orizzontale nel tessuto produttivo. Qualsiasi sia il lavoro che facciate, prendetevi un momento per chiedervi se voi sareste in grado di reggere la competizione di competitor statunitensi che hanno accesso a strumenti infinitamente più avanzati di voi. Il vantaggio della UE rispetto agli USA è la sua enorme efficienza nel manifatturiero, loro lì sono fermi agli anni '90. Se colmano quel gap non ci saranno più motivi per cui dovremo restare una società benestante. Cosa stiamo facendo noi?