"Al 90% la leucemia mieloide mi doveva uccidere, ma feci una promessa a mia moglie": cosa è successo ad Achille Polonara

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(La redazione di fem) Nov 05, 2025 · 3 mins read
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Dopo il trapianto di midollo Achille Polonara è finito in coma per un’embolia cerebrale. Ora il cestista della Dinamo Sassari si è risvegliato.

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Achille Polonara e la grande paura del coma: "Mi avevano detto che al 90% sarei morto. Ma ho fatto una promessa a mia moglie"

La diagnosi: dal tumore al testicolo alla leucemia mieloide acuta

Nel giugno 2025, durante la finale scudetto con la Virtus Bologna, Achille Polonara ha ricevuto la diagnosi di leucemia mieloide acuta, una forma aggressiva di tumore del sangue. Solo due anni prima aveva già affrontato un intervento per una neoplasia testicolare.
Dopo i primi cicli di chemioterapia a Valencia, è tornato in Italia per sottoporsi al trapianto di midollo osseo presso l’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. L’intervento, eseguito il 25 settembre, è stato reso possibile grazie alla compatibilità del 90% con una donatrice americana.

Il coma e la paura: "Mi sembrava di essere in un’altra città"

Il 16 ottobre, pochi giorni dopo il trapianto, un trombo ha provocato una embolia cerebrale. Polonara è stato indotto in coma farmacologico per dieci giorni.
"Mi avevano detto che al 90% sarei morto. Quando ero in coma mi sembrava di essere in un’altra città", ha raccontato nel servizio andato in onda a "Le Iene". I medici lo hanno tenuto in coma per proteggere il cervello, riducendo il metabolismo e il consumo di ossigeno. Quando finalmente si è risvegliato, ha detto: "Tornare a respirare un po’ d’aria è stata una bella sensazione". Oggi ha ancora una mobilità ridotta al braccio destro, ma il peggio è alle spalle. "Non vi liberate facilmente di me", ha sorriso nel servizio, raccontando anche la promessa fatta a Erika nei giorni più bui: "Ti ho promesso che sarei tornato da te".

Chi è Achille Polonara

Achille Polonara (Ancona, 23 novembre 1991) è uno dei volti più amati del basket italiano. Ala grande della Dinamo Sassari, ha vestito 94 volte la maglia della Nazionale, conquistando nella sua carriera una Supercoppa italiana, una FIBA Europe Cup, un campionato spagnolo con il Baskonia e lo scudetto 2024-25 con la Virtus Bologna.

Erika Bufano, la moglie che non l’ha mai lasciato solo

Accanto a lui, sin dal primo giorno, c’è stata Erika Bufano, sua moglie dal 2018 e compagna di vita da oltre dieci anni. Ex ballerina e oggi insegnante di danza classica, Erika è stata la prima a chiamare la redazione de Le Iene per raccontare cosa stava accadendo. "Le possibilità di vita erano molto basse" ha detto nel servizio. "Gli è partito un trombo e il cervello è andato in carenza di ossigeno, ma io non ho mai smesso di crederci".

La promessa, i figli e la rinascita

"I bambini non sapevano nulla. Gli avevamo detto che si era rotto il telefono", ha raccontato Polonara. Oggi Vitoria, cinque anni, e Achille Junior, tre, sono la sua forza.
Nei prossimi giorni il giocatore potrà rivederli: "Ho bisogno dei loro abbracci, mi danno energia". I medici parlano di progressi costanti e di una riabilitazione lunga ma positiva.

Che cos’è la leucemia mieloide acuta

La leucemia mieloide acuta (LMA) è un tumore del sangue che colpisce le cellule progenitrici del midollo osseo, impedendo la normale produzione di globuli bianchi.
I sintomi più comuni sono affaticamento, febbre, perdita di peso, lividi e infezioni ricorrenti. Le cause possono essere genetiche o legate all’esposizione a sostanze chimiche, ma spesso restano sconosciute. Il trattamento prevede cicli intensivi di chemioterapia e, nei casi più gravi, il trapianto di midollo osseo. Le percentuali di sopravvivenza migliorano con diagnosi precoce e cure tempestive.

Il ritorno alla vita e al parquet

Dopo settimane di paura, Achille Polonara ha iniziato la riabilitazione. Sabato scorso è potuto uscire per la prima volta dall’ospedale per festeggiare il quinto compleanno della figlia. Ora la strada è ancora lunga, ma il giocatore della Dinamo Sassari ha già vinto la partita più importante. "Sicuramente mi sento un ragazzo fortunato", ha detto con un sorriso.