Alba Lala non ha ricordi dell'Albania, il suo Paese d’origine. Del periodo precedente all’arrivo in Italia conserva solo alcune fotografie, i racconti del viaggio in gommone verso la Puglia insieme ai genitori e alla sorellina di sei mesi, e i documenti ufficiali. Anche se sono trascorsi 25 anni da quel momento – e oggi Alba ha 28 anni – non è ancora cittadina italiana. Era appena una bambina di tre anni quando arrivò in treno a Genova, città dove ha studiato, trovato lavoro, costruito la sua vita e sviluppato un forte impegno civile. Eppure, formalmente, resta una "straniera". Attualmente è vicepresidente nazionale del Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane (Conngi), una delle associazioni promotrici del referendum dell’8 e 9 giugno, che punta a ridurre da dieci a cinque anni il periodo minimo di residenza legale richiesto a un cittadino extraeuropeo per ottenere la cittadinanza italiana. L’abbiamo incontrata nel centro storico di Genova, dove è iniziato il suo percorso di attivismo. “Genova mi ha accolta quando avevo tre anni ed è la città in cui ho scelto di investire tutte le mie energie – racconta – adesso voglio lottare per superare queste disuguaglianze”. La sua vicenda rappresenta emblematicamente le difficoltà burocratiche che una persona con background migratorio deve affrontare per essere pienamente riconosciuta come italiana.
Alba Lala, cresciuta in Italia: "Qui da 25 anni ma ancora straniera"
(La redazione di fem)
Jun 05, 2025 ·
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