AliExpress, stretta UE: promesse anti-truffa e rischio multe

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HDblog.it Jun 18, 2025 · 1 min read
AliExpress, stretta UE: promesse anti-truffa e rischio multe
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Un duplice intervento da parte della Commissione Europea segna un momento delicato per le operazioni di AliExpress nel continente. Sotto la lente del nuovo Digital Services Act (DSA), il gigante cinese dell'e-commerce è stato oggetto di una stringente azione volta a garantire una maggiore sicurezza per i consumatori e gli utenti online. L'iniziativa di Bruxelles si è mossa su due binari paralleli: da un lato, ottenere impegni legalmente vincolanti da parte della piattaforma per correggere diverse criticità, dall'altro, la pubblicazione di conclusioni preliminari che evidenziano serie violazioni della normativa.

Nel dettaglio, i risultati dell'indagine della Commissione hanno portato alla luce quelle che vengono definite come "carenze sistemiche". Secondo Bruxelles, AliExpress non avrebbe destinato risorse adeguate ai sistemi di moderazione per contrastare la vendita di merci illecite, sottovalutando i rischi connessi. I

noltre, è emersa una mancata applicazione coerente delle proprie policy sanzionatorie nei confronti di chi pubblica contenuti illegali, permettendo così a venditori malintenzionati di continuare a operare o di rientrare facilmente sulla piattaforma. In quanto designata come "Piattaforma Online di Grandissime Dimensioni" (VLOP), con oltre 100 milioni di utenti attivi nell'Unione, AliExpress è tenuta a rispettare standard operativi molto rigorosi, che secondo le prime conclusioni non sarebbero stati soddisfatti.

Di fronte alle pressioni europee, AliExpress ha presentato una serie di impegni concreti per adeguarsi. L'azienda ha promesso di intensificare il monitoraggio e l'individuazione di prodotti illegali, come farmaci, integratori alimentari e materiale per adulti spesso veicolati tramite link nascosti e programmi di affiliazione. Per facilitare la segnalazione di tali articoli, verrà potenziato il meccanismo di "avviso e azione".

Le promesse includono anche miglioramenti al sistema interno per la gestione dei reclami, una maggiore trasparenza sui sistemi di raccomandazione dei prodotti e sulla pubblicità, una migliore tracciabilità dei commercianti presenti sulla sua piattaforma e un accesso più agevole ai dati per i ricercatori. Ora la società ha la facoltà di rispondere formalmente alle accuse mosse dalla Commissione, ma qualora le violazioni venissero confermate, potrebbe andare incontro a sanzioni pecuniarie significative e all'obbligo di presentare un piano d'azione correttivo.