Il Giappone, un paese in perenne dialogo con le forze indomabili della natura, si trova ancora una volta a fare i conti con l'ombra incombente di un gigante dormiente. Non si tratta in realtà di una minaccia imminente, ma di un promemoria storico e geologico: il Monte Fuji, la vetta più iconica del paese, non è solo una meraviglia paesaggistica, ma anche un vulcano attivo. A ben 318 anni dalla sua ultima eruzione, quella che passò alla storia come l'eruzione di Hōei, le autorità hanno deciso di affrontare il potenziale rischio con un approccio moderno e sorprendentemente diretto.
La divisione per la prevenzione dei disastri del governo metropolitano di Tokyo ha recentemente diffuso un video creato con l'AI per mostrare ai circa 20 milioni di residenti della capitale cosa accadrà se il Fuji dovesse risvegliarsi. come anticipato poco sopra non si parla di un allarme imminente, quanto di un esercizio di consapevolezza che spinge i cittadini a visualizzare uno scenario concreto per una migliore preparazione.
Il filmato dipinge un quadro drammatico: immense nuvole di fumo che si alzano dalla montagna, cenere vulcanica che invade Tokyo in sole due ore, oscurando il cielo e seppellendo la città sotto un manto grigio. Siete curiosi di vederlo? Eccolo a seguire.
Il video non si limita a evocare un'atmosfera apocalittica, ma elenca con freddezza le conseguenze pratiche che un evento del genere comporterebbe. Ci sarebbero seri pericoli per la salute, interruzioni della fornitura di energia, blocco del traffico e una drastica interruzione della distribuzione di cibo. Il peso della cenere, che si accumulerebbe fino a un'altezza di oltre 3 centimetri rendendo le strade impraticabili per i veicoli, potrebbe perfino far crollare le case in legno con scarsa capacità di carico, come avvertito da alcuni esperti.
Si stima che un'eruzione su larga scala genererebbe circa 1,7 miliardi di metri cubi di cenere, di cui 490 milioni si depositerebbero su strade ed edifici. L'Ufficio di Gabinetto del governo ha rilasciato un altro video per il Giorno della Prevenzione dei Disastri Vulcanici del Giappone, sollecitando le persone a "visualizzare scenari specifici" per prepararsi al meglio.
L'impatto economico di un'eruzione del Fuji è stato stimato dal governo in 2.500 miliardi di yen, che equivalgono a circa 15,6 miliardi di euro. Una cifra che fa riflettere, così come le linee guida emesse a marzo, che raccomandavano ai residenti di mantenere una scorta di generi essenziali sufficiente per due settimane.