Alla Korea University of Technology, l’azienda sudcoreana WIRobotics ha svelato ALLEX, il suo primo robot umanoide pensato per un impiego generale. Il nome nasce dall’unione di “ALL” e “EXperience”, a sottolineare la capacità di questo automa di muoversi e reagire agli stimoli fisici in un modo che si avvicina molto a quello degli esseri umani. A differenza di molti modelli concorrenti, il progetto punta sulla sensibilità e sulla sicurezza, con l’obiettivo di renderlo adatto non solo all’industria, ma anche alla vita quotidiana e all’assistenza.
Una delle caratteristiche che ha colpito di più è la capacità di percepire forze di appena 100 grammi-forza senza bisogno di sensori tattili dedicati, unita alla possibilità di esercitare fino a 40 Newton di forza con le dita. Questo permette ad ALLEX di svolgere operazioni delicate ma anche compiti che richiedono presa sicura.
Le sue braccia hanno un sistema innovativo che riduce di oltre dieci volte l’attrito rispetto ai robot collaborativi tradizionali, garantendo fluidità nei movimenti e meno consumo energetico. Inoltre, un meccanismo di compensazione della gravità, che agisce dalla vita in su, consente di affrontare carichi importanti senza affaticare le componenti meccaniche.
Il peso complessivo è sorprendentemente contenuto: la mano pesa appena 700 grammi, mentre l’assemblaggio dalla spalla in giù arriva a circa 5 chilogrammi. Eppure, nonostante queste dimensioni ridotte, ALLEX è in grado di sollevare oltre 3 chilogrammi con una sola mano, dimostrando un rapporto forza-peso superiore a quello di molti robot umanoidi di taglia maggiore.
La differenza rispetto ai modelli già noti, come Figure 02 o Digit, sta proprio in questa leggerezza abbinata a mani estremamente agili. Figure 02, ad esempio, raggiunge i 70 chilogrammi e punta soprattutto a compiti di sollevamento industriale, mentre ALLEX mette al centro la sicurezza e la versatilità, rendendosi ideale per settori come la sanità, la cura degli anziani e le attività domestiche.
La filosofia di WIRobotics è creare una piattaforma modulare che possa essere adattata a diversi contesti. L’azienda ha già annunciato collaborazioni con istituti di ricerca e università di livello mondiale, dal MIT all’Università dell’Illinois, fino al KIST sudcoreano, per potenziare le capacità di intelligenza artificiale del robot. Grazie a questi accordi, ALLEX non si limita a imitare i movimenti umani, ma mira a “vivere” l’interazione con l’ambiente circostante, riconoscendo stimoli e reagendo con prontezza.
Il co-amministratore delegato Yong-Jae Kim ha spiegato che l’obiettivo è arrivare entro il 2030 a una piattaforma umanoide di uso comune, accessibile a tutti. L’intento principale è costruire robot capaci di condividere gli spazi con le persone, lavorare accanto a loro in sicurezza e aiutarle in compiti quotidiani che spaziano dalla produzione industriale all’assistenza personale.