Amazon acquisisce Bee: la smartband AI che ascolta ogni tua parola

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HDblog.it Jul 23, 2025 · 1 min read
Amazon acquisisce Bee: la smartband AI che ascolta ogni tua parola
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Il dispositivo di Bee ha un formato simile ad un Fitbit ed è in vendita negli Stati Uniti al prezzo di 49,99 dollari, più un abbonamento mensile di 19 dollari. L’app per Apple Watch replica il medesimo funzionamento, permettendo all’utente di affidarsi ad una sorta di compagno intelligente sempre a portata di mano. Bee aveva già raccolto 7 milioni di dollari di investimenti lo scorso anno, puntando a trasformare il braccialetto in una sorta di telefono nel cloud, uno specchio del nostro smartphone in grado di accedere ad account, notifiche e di inviare messaggi o ricordarci impegni senza dover tirare fuori il cellulare: un'alternativa all'AI agentica, in pratica.

Il team di Bee vede questo wearable come una forma di “intelligenza ambientale” che assiste l’utente senza risultare invasiva: un compagno fidato che aiuta a riflettere, ricordare e muoversi nel mondo con maggiore libertà. Al di là del fascino tecnologico, l’offerta di Bee si distingue per il prezzo contenuto, che abbassa la soglia di ingresso rispetto a progetti simili falliti o poco popolari: basti pensare allo Humane AI Pin costato 499 dollari, tornato tra l'altro in vita di recente come progetto open source.

Con l’acquisizione, i dipendenti di Bee hanno ricevuto offerte per entrare nel team Amazon, segno che l’azienda di Seattle intende rafforzare le proprie competenze nel settore dei dispositivi AI indossabili. Un ambito nel quale si muovono già diversi player del calibro di OpenAI, che sta sviluppando hardware dedicato (anche se c'è parecchio mistero a riguardo), Meta con i suoi occhiali smart e, secondo voci di corridoio, persino Apple con un progetto di smart glasses basati sull’intelligenza artificiale.

Tuttavia, come facile immaginare, registrare continuamente le conversazioni comporta rischi non trascurabili legati alla privacy e alla sicurezza. Bee assicura nella propria policy che l’audio non viene salvato né utilizzato per l’addestramento dei modelli AI, pur mantenendo in locale i dati di apprendimento necessari a funzionare da assistente personale. L’azienda aveva annunciato in precedenza l’introduzione di limiti automatici in base a contesto e argomento, oltre a processare sempre più dati direttamente sul dispositivo anziché nel cloud, riducendo così potenziali vulnerabilità.