I chatbot alimentati da AI, anche nelle loro versioni vocali, stanno facendo passi da giganti e Amazon non sta di certo a guardare. Dopo aver presentato Alexa+ (già usato da 1 milione di utenti) con l'obiettivo di difendere la sua dominance nel settore degli altoparlanti smart, ora l'azienda si prepara a lanciare anche una versione web del suo assistente, con il chiaro obiettivo di mettere pressione a concorrenti come ChatGPT e Gemini.
Anticipato ufficialmente durante l’evento Alexa Plus dello scorso febbraio, Alexa.com segna un’evoluzione strategica: rendere l’assistente virtuale più conversazionale, potente e accessibile anche senza dispositivi Echo. Ma stando a quanto trapela da documenti interni e testimonianze dei dipendenti, Amazon avrebbe sottovalutato l’entità del lavoro necessario per un lancio stabile e convincente.
Così, il lancio ufficiale del nuovo sito internet è stato ufficialmente posticipato. Mancherebbe comunque molto poco: secondo il Washington Post, la versione web di Alexa aprirà i battenti entro il 31 luglio. Chiaramente la data interessa il mercato americano, mentre l'arrivo a breve anche in Europa è tutto fuorché certo (a maggior ragione considerando i precedenti di Gemini e Meta).
Secondo fonti vicine all’azienda, fino a metà giugno tutto sembrava procedere secondo i piani. Il team aveva completato circa il 90% delle funzionalità promesse, molte delle quali sono già disponibili per gli utenti che hanno accesso anticipato a Alexa+, la nuova piattaforma che alimenterà anche Alexa.com. Tuttavia, un cambiamento di strategia ai vertici ha portato al rinvio dell’accesso pubblico, lasciando la comunicazione ufficiale piuttosto vaga. Se si visita dagli USA Alexa.com in questo momento, si legge un messaggio che si limita ad annunciare che il sito sarà "presto attivo". Visitando lo stesso URL dall'Italia, invece, si viene rimandati ad una pagina di Amazon.com che segnala che l'assistente non è ancora disponibile nel nostro Paese.
Interpellata dalla stampa, la portavoce di Amazon Lauren Raemhild ha dichiarato che non si tratta di un vero e proprio ritardo, bensì di una fase di affinamento dell’esperienza utente: “I clienti adorano il fatto che Alexa+ sia molto più conversazionale e capace di gestire compiti complessi. L’accesso anticipato è fondamentale per capire come la gente intende usarla”.