Amazon ha concluso un accordo pluriennale con la storica testata statunitense, The New York Times, che di fatto sancisce una nuova fase nell’integrazione tra informazione e tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Grazie all’intesa, Amazon potrà non solo utilizzare estratti e riassunti degli articoli del Times, compresi quelli delle sezioni NYT Cooking e The Athletic, nei suoi prodotti – come l’assistente vocale Alexa – ma potrà anche impiegare il materiale per addestrare i propri modelli di AI proprietari.
Non sono stati resi pubblici i dettagli economici dell’accordo, ma secondo le dichiarazioni ufficiali, entrambe le parti condividono l’intento di garantire un equo compenso al giornalismo di qualità. Meredith Kopit Levien, amministratrice delegata del New York Times, ha ribadito che questa collaborazione è in linea con l’impegno del quotidiano a proteggere il valore della propria produzione editoriale nell’era digitale.
La novità è rilevante soprattutto considerando che si tratta del primo accordo di questo tipo per il Times. Ricordiamo infatti hce appena un anno fa, infatti, il quotidiano aveva avviato un’azione legale contro OpenAI e Microsoft, accusandole di aver utilizzato milioni di articoli senza autorizzazione per addestrare i loro modelli linguistici, privando così la testata di entrate derivanti da abbonamenti, pubblicità e licenze.
La svolta con Amazon segna quindi una scelta strategica diversa: non più solo opposizione all’uso incontrollato dei contenuti da parte delle aziende tecnologiche, ma anche apertura a collaborazioni regolamentate, che possono offrire visibilità aggiuntiva e nuovi canali per raggiungere lettori potenziali. Max Willens, analista di Emarketer, ha osservato come questa mossa potrebbe rappresentare un’occasione importante per il New York Times di espandere la propria base di pubblico, raggiungendo utenti non ancora abbonati attraverso i prodotti Amazon.
Nella nota ufficiale, la testata americana ha dichiarato che la collaborazione renderà più accessibili le sue notizie originali, permettendo agli utenti dei prodotti Amazon di ottenere informazioni da fonti verificate e autorevoli.
Non è la prima volta che una grande casa editoriale decide di entrare in questo tipo di accordi: nei mesi passati, anche News Corp., l’Associated Press e il gruppo editoriale tedesco Axel Springer hanno stipulato contratti di licenza con società che sviluppano intelligenze artificiali. Tuttavia, l’intesa tra il New York Times e Amazon acquista una risonanza particolare, considerando l’importanza delle due entità nel panorama globale e il passato recente fatto di tensioni legali con altri attori del settore AI.