Amazon Prime difficile da cancellare: arriva la multa da 2,5 miliardi di dollari

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HDblog.it Sep 26, 2025 · 1 min read
Amazon Prime difficile da cancellare: arriva la multa da 2,5 miliardi di dollari
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Qualche giorno fa riportavamo la notizia dell’apertura di un processo federale a Seattle che metteva Amazon sotto accusa per le pratiche legate al programma Amazon Prime. Secondo la Federal Trade Commission, il colosso dell’e-commerce avrebbe utilizzato i cosiddetti dark patterns per spingere milioni di utenti a iscriversi al servizio senza piena consapevolezza, rendendo poi la procedura di cancellazione lunga e macchinosa. Ora arriva una svolta clamorosa, perché Amazon ha raggiunto un accordo storico da 2,5 miliardi di dollari con la stessa FTC.

Nel dettaglio, Amazon pagherà 1 miliardo di dollari in sanzioni civili. Si tratta, per la cronaca, della multa più alta mai inflitta dalla Federal Trade Commission. Altri 1,5 miliardi di dollari verranno invece destinati direttamente ai consumatori che si sono trovati iscritti a Prime senza volerlo o che, pur desiderando annullare l’abbonamento, sono stati scoraggiati dalle difficoltà del processo di disdetta. La platea di utenti interessata dai rimborsi coinvolge coloro che hanno aderito a Prime tramite il “Single Page Checkout” tra il 23 giugno 2019 e il 23 giugno 2025.

L’indagine della FTC non è nata dal nulla, perché già due anni fa l’agenzia aveva fatto causa ad Amazon presso il Tribunale distrettuale di Seattle, accusando l’azienda di oltre un decennio di pratiche scorrette. Tra queste, la violazione del Restore Online Shoppers' Confidence Act, una legge del 2010 pensata per tutelare i consumatori dalle sottoscrizioni poco trasparenti e per garantire chiarezza su costi e addebiti online.

Secondo i documenti processuali, i vertici di Amazon erano consapevoli delle barriere poste ai clienti e, internamente, il progetto per rendere complessa la cancellazione era stato addirittura ribattezzato “Iliade”, in riferimento alla lunga guerra di Troia. Nonostante il maxi-patteggiamento, Amazon non ha ammesso alcuna colpa.