Amazon si prepara a espandere significativamente la propria costellazione satellitare con una nuova missione, denominata Kuiper 2, il cui decollo è previsto per venerdì 13 giugno alle 20:29 ora italiana. Il lancio sarà effettuato da un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA), con partenza dal complesso di lancio 41 della Cape Canaveral Space Force Station, in Florida.
Questa nuova operazione porterà in orbita 27 satelliti appartenenti al progetto Kuiper, l’ambizioso programma con cui Amazon punta a offrire connettività internet ad alta velocità via satellite. I satelliti saranno collocati in orbita terrestre bassa (LEO), dove si uniranno agli altri 27 lanciati nella prima missione dello scorso 28 aprile. Il totale dei dispositivi attivi salirà così a 54.
Nonostante Starlink di SpaceX domini attualmente il mercato con oltre 7.600 satelliti operativi, Amazon non mira necessariamente a eguagliarne la quantità. Il progetto Kuiper, infatti, si basa su un’infrastruttura differente, che integra la rete satellitare con sistemi terrestri e i servizi cloud di Amazon Web Services (AWS). Questo approccio ibrido potrebbe permettere una copertura internet efficiente senza dover ricorrere a numeri esorbitanti di satelliti.
Amazon ha in programma ben 83 missioni per costruire la propria rete globale. Oltre all’Atlas V, che sarà utilizzato ancora per alcuni lanci, l’azienda prevede di affidarsi anche ai futuri vettori Vulcan Centaur della ULA, all’europeo Ariane 6 e al New Glenn di Blue Origin, la compagnia spaziale fondata da Jeff Bezos.
L'azienda di Bezos dichiara di aver progettato i propri satelliti per ridurre al minimo il rischio di detriti spaziali, e collabora attivamente con la comunità astronomica per limitarne l’impatto visivo e radio sulle osservazioni scientifiche e l’attività degli astrofili.
Sebbene il lancio sia pianificato, ULA ha precisato che la finestra di lancio – che durerà 30 minuti – è ancora soggetta all’approvazione dell’intervallo operativo. Per adesso, il progetto Kuiper ha ottenuto l'autorizzazione per dispiegare fino a 3.236 satelliti, consolidando il ruolo di Amazon come uno dei nuovi attori centrali nella corsa allo spazio per la connettività globale.