L'accordo, dalla durata di cinque anni, impegna OpenAI ad acquistare chip di ultima generazione da AMD. Il sospetto è che l'avvicinamento tra le due aziende possa solo che rubare quote di mercato a NVIDIA, che oggi è il principale fornitore di chip di pressoché ogni big player nel campo delle intelligenze artificiali. Proprio per questo, abbiamo però visto che in queste ore le grandi aziende si stanno smarcando sempre di più da NVIDIA, con l'obiettivo di evitare un'eccessiva dipendenza verso l'azienda di Jen-Hsun Huang. La stessa Microsoft ha dichiarato di voler diversificare ulteriormente i suoi fornitori, puntando sempre di più su tecnologie proprietarie.
Lunedì, dopo l'annuncio dell'alleanza tra OpenAI e AMD, le azioni NVIDIA hanno immediatamente perso il 2,3%, scendendo a quota 183,33$. Nelle stesse ore, AMD ha registrato una crescita a doppia cifra, con le sue azioni che hanno raggiunto il valore di 210.12$ (cioè 45,45$ in più rispetto che all'apertura, +27,6%). Tornando a NVIDIA, la leggera correzione ha avuto vita breve: il titolo ha ripreso fiato quasi subito, tornando a viaggiare attorno alla quota dei 185,54$, riducendo il calo a solo l'1,11% (nel pre-market di martedì, in attesa della campanella, le azioni hanno già guadagnato un altro 0,5%). Il mercato e gli analisti continuano ad avere fiducia nel ruolo da protagonista di NVIDIA.
Nonostante restino grossi dubbi sulla sostenibilità del mercato AI, la maggioranza degli analisti continuano a dirsi fiduciosi del fatto che siamo solo agli inizi e che poco importa se NVIDIA in futuro lascerà qualche fetta alle aziende rivali, perché la torta sta per diventare molto più grande. Su 66 analisti monitorati da FactSet, ben 60 suggeriscono agli investitori di acquistare azioni NVIDIA, sostenendo che il titolo è destinato a crescere ancora in futuro.
Secondo l’analista Ben Reitzes, OpenAI sta spingendo i grandi colossi tecnologici a investire massicciamente per inseguire l’obiettivo della “superintelligenza digitale”.
L'analista prevede che la crescita degli investimenti in infrastrutture per l’intelligenza artificiale continuerà a favorire Nvidia e le sue azioni. OpenAI, che secondo l’analista potrebbe arrivare a investire oltre 1.000 miliardi di dollari in infrastrutture AI, farà da catalizzatore, spingendo anche le altre big tech ad aumentare i propri budget nel settore.
Tutto questo, sostiene Reitzes, porterà il mercato complessivo dell’elaborazione e delle reti per l’intelligenza artificiale a superare i 2.000 miliardi di dollari entro il 2030. Se le dimensioni del mercato saranno davvero di questa portata, è difficile immaginare che Nvidia non conquisti almeno il 40% di quella quota.