Siamo in Kenya, a Nairobi. Qui, un piccolo gruppo di donne sta guidando una rivoluzione che merita di essere raccontata: sono le “Boda Girls”, tassite donne in motocicletta che sfidano norme di genere in favore della propria emancipazione e di quella delle altre (in Kenya i "Boda boda" sono i comuni mototaxi).
Nice Nailantei Leng'ete e Amref contro le mutilazioni genitali femminilicorse gratis, verso la libertà di tutte le donne e le bambine
Per afferrarne il valore, occorre capire quale sia il contesto attraversato dalle donne in Kenya e in Africa a partire dalle sfide sistemiche: scarse opportunità educative (gap nelle scuole secondarie), matrimoni precoci, mutilazioni genitali, mortalità materna elevata (355 morti su 100mila nati nel 2024) e limitato accesso al credito o alla proprietà terriera. Ma non solo, il 71 per cento della popolazione keniana vive in aree rurali, spesso lontane da scuole e ospedali.
A causa delle risorse limitate, molte donne di queste aree non possono permettersi di pagare un dollaro per il trasporto e accedere ai servizi sanitari e le ragazze corrono dei rischi non da poco, viaggiando a bordo di mototaxi con conducenti uomini. In questo quadro, iniziative come le Boda Girls rappresentano in concreto atti di rottura: forniscono mobilità sicura per le donne, contrastano molestie e generano reddito stabile. Culturalmente, le Boda Girls infrangono stereotipi sul genere già soltanto guidando una moto.
fuori dagli stereotipi in sella a una motocicletta
Nelle molte e vaste zone rurali del Kenya il trasporto è letteralmente una barriera per raggiungere ospedali, scuole, presidi dedicati alla salute riproduttiva o alla cultura della non discriminazione. E non solo per il costo (un dollaro, appunto), che comunque può risultare insostenibile per molte famiglie. Ma per la sicurezza delle ragazze e delle donne nello spazio pubblico: le clienti, in particolare le donne in gravidanza si sentono più protette e meno in pericolo se al volante c'è un'altra donna. Ma il programma delle Boda Girls risponde a un'altra serie di discriminazioni sistemiche: offre formazione su guida, meccanica, gestione aziendale e programma microcrediti (Equity Loans) per acquistare e possedere la moto che servirà a svolgere l'attività.
Ogni Boda Girl riceve un prestito a tasso zero per l'acquisto di una motocicletta insieme a un contratto con un ospedale partner. In due anni, rimborsano il prestito offrendo il trasporto gratuito a donne incinte e donne che ne hanno necessità. Ma non sono vincolate: come i loro colleghi maschi, anche loro ovviamente accettano anche clienti paganti e investono il ricavato nel loro futuro e in quello delle loro famiglie. In questo modo l'intero progetto fa da acceleratore all’indipendenza economica delle partecipanti.
viaggi sicuri, educazione di genere e sessuale, indipendenza economica
Le Boda Girls non si occupano "solo" di trasporto, lì dove il trasporto - per le donne soprattutto - è assente o rischioso. Organizzano incontri nelle scuole elementari per informare le ragazze sulla salute riproduttiva, promuovendo e sensibilizzando le nuove generazioni ma anche offrendo kit mestruali gratuiti e progetti di imprenditorialità.
Molte ragazze non hanno accesso a programmi di educazione sanitaria né a prodotti igienici e le donne in età riproduttiva spesso non ricevono informazioni o supporto in materia di pianificazione familiare. Le Boda Girls hanno raggiunto già oltre 5mila ragazze in due anni e in 84 scuole e distribuito migliaia di kit mestruali. Inoltre, hanno già effettuato 11mila corse gratuite verso gli ospedali portando a un aumento del 67 per cento delle nascite in ospedale e del 110 per cento delle visite ginecologiche.
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