L’anno prossimo, già dal primo di gennaio, Valve smetterà di rilasciare nuove versioni di Steam compatibili con Windows a 32 bit: l’ha annunciato nelle scorse ore la società capitanata da Gabe Newell. Il futuro del client gaming PC per antonomasia è solo a 64 bit, insomma - e la notizia è tutt’altro che una sorpresa, visto che già ora l’unico sistema operativo a 32 bit formalmente supportato da Steam è Windows 10. La transizione ai 64 bit è iniziata tanti, tanti anni fa, e a oggi non c’è davvero più ragione di rimanere ancorati ai 32 bit, neanche nei casi d’uso più particolari e di nicchia. L’hardware è pronto da tantissimo, e lo stesso vale per il software. Windows 11 non è nemmeno mai stato rilasciato a 32 bit.
Vale la pena precisare che questo non significa che spariranno i giochi a 32 bit dal servizio, o che smetteranno di funzionare, anzi, in un certo senso è l’esatto opposto. Il client di Steam è infatti scritto a 32 bit, non esiste la variante esclusiva per i 64. Non ancora, almeno: a quanto pare a gennaio Valve passerà allo standard più moderno, abbandonando quello vecchio. In genere i processori e i sistemi a 64 bit possono eseguire software a 32 bit (non è esattamente universale, ma diciamo che nella stragrande maggioranza dei casi è ancora così), ma non è vero l’opposto - anzi diciamo che è proprio impossibile.
Quando si passò dai 16 bit ai 32 fu una mezza rivoluzione perché le prestazioni di giochi e applicazioni subirono un boost immediato, tangibile e tutt’altro che marginale. Con il passaggio da 32 a 64 bit, invece, da questo punto di vista non cambia praticamente niente. Ci sono grossi vantaggi dal punto di vista della quantità di RAM accessibile, per esempio, ma i limiti sono talmente elevati da non avere una gran rilevanza, almeno nel mondo consumer. Per la stessa ragione, si teorizza che il passaggio ai 128 bit potrebbe non avvenire mai, neanche tra venti o trent’anni.
In ogni caso, è probabile che praticamente nessuno sarà toccato da questo provvedimento. Tutte le statistiche di distribuzione di Windows confermano che Windows 10 a 32 bit è sostanzialmente raro come una mosca bianca. Perfino quelle di Valve concordano: dicono che solo lo 0,01 degli utenti Steam che partecipano ai sondaggi hardware mensili usa quell’OS.