Proteggere la propria privacy digitale richiede attenzione quotidiana: dall'uso di password sicure al controllo delle autorizzazioni delle app, fino all'installazione di software da fonti affidabili. Tuttavia, esistono minacce molto più sofisticate e difficili da rilevare, come quelle che sfruttano false stazioni radio base per intercettare dati e comunicazioni. Con Android 16, come riportato da Android Authority, Google introduce una funzione in grado di avvisare l'utente quando il dispositivo si connette a una rete mobile sospetta, potenzialmente usata per attività di sorveglianza non autorizzata.
Alla base di questi attacchi ci sono dispositivi noti come “stingray”, capaci di imitare una cella telefonica legittima. Posizionati vicino a un bersaglio, questi apparecchi attirano le connessioni degli smartphone, permettendo a chi li controlla di raccogliere identificativi unici come l'IMEI, forzare il passaggio a protocolli di comunicazione obsoleti e meno sicuri o intercettare messaggi e chiamate non criptati. Se da un lato la tecnologia viene impiegata dalle forze dell'ordine per motivi investigativi, dall'altro può finire in mani sbagliate e trasformarsi in uno strumento di sorveglianza di massa.
Negli ultimi anni Google ha introdotto misure progressive per ridurre l'efficacia di queste tecniche di intercettazione. Con Android 12 è stata inserita la possibilità di disattivare la connettività 2G a livello di modem, uno dei principali strumenti di downgrade sfruttati dagli stingray. Android 14 ha aggiunto il blocco delle connessioni che utilizzano “null ciphers”, algoritmi di cifratura assenti o deboli che espongono il traffico a intercettazioni.
Android 15 ha fatto un ulteriore passo avanti, permettendo al sistema operativo di ricevere notifiche se una rete tenta di ottenere identificativi unici o di imporre nuovi algoritmi di cifratura. Android 16 amplia ancora questa difesa, introducendo un avviso diretto per segnalare la connessione a una rete sospetta, rafforzando la protezione contro manovre di sorveglianza mirate.
Nonostante l'impegno, non tutte le funzioni sono immediatamente disponibili per tutti i dispositivi. Molte di queste protezioni richiedono modem compatibili con la versione 3.0 dell'interfaccia IRadio HAL di Android, un requisito tecnico che spiega perché alcune opzioni non siano ancora attive nemmeno sui Pixel. Proprio per questa dipendenza hardware Google ha posticipato l'introduzione di una sezione dedicata alla “sicurezza delle reti mobili”, inizialmente prevista per Android 15 e rinviata a causa dei limiti di compatibilità.