Qualche giorno fa è emerso, in occasione dell’I/O 2025, che Google ha intenzione di portare le app di riproduzione video (pensiamo per esempio a Netflix o ad Amazon Prime Video) su Android Auto. Nelle scorse ore sono però emersi alcuni dettagli che però potrebbero raffreddare un po’ l’entusiasmo a riguardo - o forse incrementarlo, chissà, a seconda di come la pensate sulla sicurezza. A quanto pare Google sta lavorando per implementare una modalità “solo audio”, che arriverà anche su Android Automotive.
Le app video sono già compatibili con Android Automotive, il sistema operativo “vero e proprio” che molti produttori di automobili stanno adottando nell’ultimo periodo (spesso viene reclamizzato con il moniker “Google Built-In”); ma funzionano solo quando il veicolo è parcheggiato, per evitare che il conducente si distragga. Un compromesso accettabile ma non necessariamente l’ideale: alcune tipologie di contenuto, come i video podcast in cui il flusso video è tutto sommato opzionale, rimangono penalizzate senza una reale ragione.
La soluzione a cui Google sta lavorando dovrebbe identificare immediatamente se il veicolo inizia a marciare e tagliare subito il flusso video. La breve animazione dimostrativa di Google evidenzia che lo “stop” avviene non appena si sposta il cambio automatico sulla posizione di D (drive) dalla P (park); questo implica che se ci si ferma a un semaforo, anche se l’auto è effettivamente ferma, il flusso video rimarrà bloccato, e servirà essere a tutti gli effetti parcheggiati per riprendere. Sono solo supposizioni, è bene precisare, nel senso che Google non ha illustrato nel dettaglio dinamiche e meccaniche di funzionamento, ma al tempo stesso sembra la soluzione più logica e sensata.
Come dicevamo, Google sta lavorando a questa funzionalità per Android Automotive, ma è molto probabile che verrà riproposta anche su Android Auto (che, ricordiamo, non è un sistema operativo, ma sostanzialmente un modo avanzato di usare lo schermo della propria autoradio come display esterno dello smartphone). Quando? Difficile a dirsi, ma Google lascia intendere che l’attesa non sarà troppo lunga - ma la linea ufficiale è un laconico “presto”, cosa significhi esattamente è tutto da scoprire.