Una catena montuosa nascosta sotto chilometri di ghiaccio in Antartide getta nuova luce sulla complessa storia geologica del continente più remoto del pianeta. Il cuore di questa scoperta riguarda la regione delle Montagne Transantartiche, una vasta dorsale lunga oltre 3500 chilometri, che separa l'Antartide Orientale da quella Occidentale. Oggi queste montagne fungono da barriera naturale al flusso delle colossali calotte glaciali, ma la loro origine affonda in un passato molto più dinamico e turbolento di quanto si pensasse.
Un team di ricercatori guidato dal geologo Timothy Paulsen dell’Università del Wisconsin-Oshkosh, insieme al termocronologo Jeff Benowitz dell’Università del Colorado Boulder, ha analizzato antichi granuli minerali provenienti da rocce ignee della zona. Grazie a tecniche avanzate di ricostruzione termica, gli scienziati sono riusciti a ricostruire l'evoluzione geologica della roccia di base sotto i ghiacci. I risultati rivelano una lunga sequenza di eventi geologici alternati tra sollevamenti montuosi e processi erosivi.
La scoperta è rilevante perché collega le variazioni nella morfologia antartica a importanti mutamenti nella tettonica globale e a cicli glaciali avvenuti centinaia di milioni di anni fa. In particolare, è emersa una connessione con una fase di intensa glaciazione risalente a circa 300 milioni di anni fa, quando il supercontinente Gondwana dominava l’emisfero sud. I movimenti delle placche terrestri in quel periodo avrebbero provocato non solo l’innalzamento delle montagne, ma anche profondi cambiamenti climatici che influenzarono la formazione dei ghiacci antartici.
La base rocciosa delle Montagne Transantartiche non è solo un'impronta geologica, ma un vero e proprio confine tra due mondi: a est il cratone antartico orientale, stabile e antico, e a ovest il più recente e attivo sistema di faglie noto come Rifting Antartico Occidentale. Questa divisione ha avuto un impatto diretto sulla dinamica del ghiaccio e continua ancora oggi a influenzare il comportamento delle calotte polari.
Tra le scoperte più sorprendenti, vi è anche l’identificazione di un’altra catena montuosa completamente sepolta sotto i ghiacci dell’Antartide Orientale. Sebbene non sia mai stata osservata direttamente, le analisi di nuove immagini satellitari e dati radar suggeriscono che si tratti di una formazione geologica risalente a oltre 500 milioni di anni fa, mai emersa alla luce.
Il ghiaccio dell’Antartide, spesso considerato un velo statico, si rivela dunque una copertura dinamica che nasconde paesaggi modellati da milioni di anni di attività terrestre. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Earth and Planetary Science Letters.