Antichi utensili a Sulawesi: mistero sugli ominidi di un milione di anni fa

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HDblog.it Aug 10, 2025 · 1 min read
Antichi utensili a Sulawesi: mistero sugli ominidi di un milione di anni fa
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Nuove scoperte archeologiche a Sulawesi, in Indonesia, potrebbero cambiare radicalmente la nostra comprensione delle prime migrazioni degli ominidi, i nostri antenati. Un team di ricercatori della Griffith University e dell’Agenzia nazionale indonesiana per la ricerca e l’innovazione (BRIN) ha rinvenuto sette utensili in pietra risalenti ad almeno 1,04 milioni di anni fa. Il ritrovamento è avvenuto nel sito di Calio, nel sud dell’isola, all’interno di uno strato di arenaria oggi coperto da un campo di mais, ma che durante il Pleistocene era una zona fluviale, probabilmente ricca di fauna e vegetazione.

Gli utensili, piccoli e affilati, erano ideali per lavorare pelli, tagliare carne o trattare materiale vegetale. La datazione è stata possibile grazie a un’analisi paleomagnetica delle rocce e allo studio di un fossile di maiale rinvenuto nelle vicinanze. Il risultato non solo anticipa di circa 20.000 anni la presenza umana nell’area rispetto alle precedenti evidenze, ma implica anche che questi antichi abitanti abbiano superato la “Wallace Line”, una barriera marittima profonda e difficilmente attraversabile senza capacità di navigazione.

In passato, sull’isola di Flores — a circa 400 chilometri da Sulawesi — erano già stati trovati utensili coevi nel sito di Wolo Sege e, più recentemente, resti del minuscolo Homo floresiensis, soprannominato “hobbit”. La nuova scoperta suggerisce che anche Sulawesi fosse abitata da ominini capaci di affrontare traversate marittime molto prima di quanto ipotizzato. Resta però ignota la loro identità: potrebbero essere stati Homo erectus, già noti per spostamenti via mare, o un’altra specie ancora non documentata.

Sulawesi, a differenza di Flores, è un’isola molto più vasta e variegata dal punto di vista ecologico. Gli studiosi si chiedono se, rimanendo isolati per un milione di anni, questi ominini abbiano seguito un’evoluzione simile al fenomeno di “nanismo insulare” osservato a Flores o se, al contrario, la ricchezza di risorse abbia portato a un percorso evolutivo completamente diverso.

Come ha sottolineato il professor Adam Brumm, coordinatore dello studio pubblicato su Nature, il sito di Calio è solo la punta dell’iceberg: mancano ancora resti fossili umani, e il mistero su chi abbia fabbricato quegli strumenti resta aperto.