Apple, con i nuovi OS diverse novità per la protezione dei minori

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HDblog.it Jun 12, 2025 · 1 min read
Apple, con i nuovi OS diverse novità per la protezione dei minori
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Con i nuovi sistemi operativi che per il grande pubblico debutteranno a settembre, Apple introdurrà una lunga serie di novità per la sicurezza dei minori, tra cui una che darà ai genitori maggior controllo sulle persone che possono comunicare con i propri figli. Le novità coinvolgeranno a vario titolo iOS 26, iPadOS 26, macOS Tahoe 26, watchOS 26, visionOS 26 e tvOS 26, disponibili in beta per gli sviluppatori e in versione stabile, come ogni anno, intorno a fine settembre.

Sulla comunicazione tra i minori e gli adulti, è in arrivo un sistema tramite cui i genitori potranno approvare le comunicazioni tra il dispositivo del minore e un numero di telefono con cui non avevano mai parlato prima. Inizialmente la richiesta sarà veicolata dall'app Messaggi che darà la possibilità di approvare o meno il contatto che tenta di comunicare con il minore con un solo tocco.

In futuro lo stesso meccanismo sarà disponibile anche su altre piattaforme: Apple infatti metterà a disposizione degli sviluppatori PermissionKit, un kit con cui si potrà integrare lo stesso processo di approvazione in altre applicazioni.

Apple introdurrà anche delle protezioni "a fasce", variabili a seconda della fascia di età. Per i minori di 13 anni ad esempio tra i controlli parentali ci saranno filtri web e restrizioni alle app, mentre gli adolescenti tra i 13 e i 17 anni avranno una protezione simile con contenuti adeguati all'età.

Novità per Communication Safety, che ad esempio potrà intervenire in tempo reale se durante una videochiamata FaceTime dovesse rilevare delle nudità, o allo stesso modo offuscando foto non adeguate all'età qualora dovesse rilevare contenuti espliciti negli album condivisi dell'app Foto.

Più precisi i limiti che gli sviluppatori possono imporre alle proprie app in "esposizione" sull'App Store, grazie a tre fasce: 13+, 16+ e 18+, riferite - ovviamente - alle età al di sotto delle quali determinate applicazioni non sono adeguate. Peraltro, a tutela della privacy, i genitori possono decidere di condividere con le applicazioni non la data di nascita e dunque l'età precisa del minore ma solamente la fascia a cui appartiene grazie alla nuova API "Declared Age Range".