Alcune delle novità software di Apple dalle nostre parti arriveranno in ritardo. Lo riporta il Wall Street Journal, riferendo che la ragione è da ricondurre alle frizioni tra Cupertino e le autorità che regolamentano il mercato europeo, le quali attraverso le normative di DMA e DSA stanno rendendo molto più complicato il lavoro di Apple e l'implementazione delle novità stesse.
Il VP legale di Apple Kyle Andeer, in un intervento a un workshop delle scorse ore con sviluppatori e funzionari dell'Unione a Bruxelles ha detto:
Abbiamo già dovuto prendere la decisione di ritardare il rilascio di prodotti e di funzionalità che avevamo annunciato questo mese per i nostri clienti dell'UE
aggiungendo che la sicurezza degli utenti europei potrebbe risultare compromessa se le autorità costringessero Apple ad aprire alla concorrenza anche solo parte del proprio ecosistema. Andeer ha aggiunto che le modifiche introdotte per adeguare i prodotti alle normative "creano rischi concreti per la privacy, la sicurezza e l'incolumità dei nostri utenti".
Un funzionario dell'UE presente all'incontro avrebbe affermato che l'autorità di regolamentazione e Apple non sono d'accordo sulla portata del DMA e sui potenziali rischi per la sicurezza. È una storia vecchia, perché fin dall'esordio dei due "Act" europei Apple non ha mai fatto mistero di mal digerire le normative introdotte a Bruxelles che, nella visione dei dirigenti di Cupertino, espongono gli utenti a rischi su sicurezza e privacy e complicano il rilascio delle novità in UE.
Quello di oggi è solamente l'ultimo tassello di un mosaico più ampio.