Apple e il progetto segreto per sfidare Starlink: cosa fu davvero "Project Eagle"

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HDblog.it May 28, 2025 · 3 mins read
Apple e il progetto segreto per sfidare Starlink: cosa fu davvero
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Molto prima del debutto della funzione "SOS emergenze" via satellite su iPhone 14, Apple aveva in cantiere un progetto decisamente più ambizioso: realizzare una propria rete satellitare globale per fornire connessioni internet direttamente a iPhone e abitazioni, senza passare dalle reti mobili tradizionali. Secondo un nuovo report pubblicato da The Information, la società di Cupertino avrebbe lavorato dal 2015 a un programma chiamato in codice "Project Eagle", sviluppato inizialmente in collaborazione con Boeing.

Il piano prevedeva il lancio di migliaia di satelliti in orbita bassa per fornire una connettività simile a quella offerta oggi da Starlink, il servizio satellitare globale di SpaceX di Elon Musk. L'utente finale, nelle intenzioni, avrebbe potuto accedere direttamente alla rete tramite antenne dedicate che Apple intendeva vendere, in modo da rendere disponibile internet ovunque, anche nelle zone più remote o isolate.

INVESTIMENTO CONCRETO DAI RISVOLTI RISCHIOSI

All'epoca, Apple prese l'idea molto sul serio, arrivando a investire ben 36 milioni di dollari per testare un primo prototipo operativo del servizio. Secondo le fonti interne, all'epoca i dirigenti vedevano gli operatori telefonici come partner "necessari ma scomodi", accusati di limitare le reali potenzialità dell'iPhone. "Project Eagle" era previsto per un lancio entro il 2019, e si trattava di una mossa strategica per ridurre la dipendenza dai carrier e offrire una rete Apple autonoma, controllata in modo integrato dalla società.

Tuttavia, i costi enormi del progetto e, soprattutto, il timore di incrinare in modo irreparabile i rapporti con gli operatori mobili americani — cruciali per la distribuzione degli iPhone — portarono Apple a interrompere bruscamente l'iniziativa nel 2016. Tutto il personale coinvolto fu spostato o lasciò l'azienda, e il sogno di una rete satellitare firmata Apple sembrava destinato a svanire.

UN SECONDO TENTATIVO CON ONEWEB

Nel 2018 Apple tentò una seconda via, cercando una collaborazione con OneWeb, altro operatore impegnato nello sviluppo di una costellazione satellitare globale. Anche in quel caso, però, l'ostacolo principale fu rappresentato dai costi proibitivi e dalle incertezze tecniche, e il progetto fu nuovamente accantonato.

È in quel momento che Apple cambiò approccio, passando da una visione infrastrutturale a una più funzionale: invece di offrire una rete propria, avrebbe integrato nei dispositivi funzionalità satellitari basate su reti esistenti. La svolta arrivò nel 2022 con il lancio della serie iPhone 14, la prima a includere la funzione di "SOS emergenze via Satellite", abilitata grazie all'infrastruttura fornita da Globalstar.

I LIMITI DELLA RETE ATTUALE

Attualmente, la comunicazione satellitare degli iPhone si appoggia alla rete Globalstar, ma secondo alcune ex-figure chiave del progetto, si tratta di una tecnologia già obsoleta rispetto allo standard proposto da Starlink. Le stesse fonti prevedono che la rete continuerà a rimanere indietro almeno per il prossimo decennio in termini di velocità e capacità.

Nel frattempo, la competizione ha accelerato: T-Mobile e Starlink hanno avviato un programma beta per offrire copertura e messaggistica satellitare su smartphone, iPhone compresi, avvicinandosi così a quell'obiettivo di connettività ubiqua e indipendente che Apple aveva concepito dieci anni fa, ma mai realizzato.

OCCASIONE MANCATA O SCELTA STRATEGICA?

La storia di "Project Eagle" mostra come anche Apple, nonostante le risorse e la visione, sia stata costretta a fare i conti con la realtà del mercato e con le implicazioni politiche e commerciali di un progetto di rete proprietaria. Il sogno di una Apple "operatore telco" rimane nei cassetti di Cupertino, forse per sempre, ma in un'epoca in cui la connettività satellitare diventa una frontiera tecnologica sempre più accessibile, è lecito chiedersi se l'azienda tornerà, un giorno, a guardare il cielo con intenzioni ben più concrete.