Apple e la strategia del "ritardo calcolato": nel 2026 il primo iPhone pieghevole

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HDblog.it Jul 21, 2025 · 3 mins read
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Apple lancerà il suo primo iPhone pieghevole alla fine del 2026, ma lo farà con un approccio atipico rispetto alle sue consuete strategie. Come evidenziato da Mark Gurman su Bloomberg, a differenza di quanto accaduto in modo particolare con iPod, Apple Watch e AirPods, ma anche gli stessi iPhone e iPad — dispositivi che hanno inaugurato e ridefinito intere categorie — stavolta l'azienda entrerà in un mercato già maturo, senza proporre un design rivoluzionario né un'interfaccia inedita. Il pieghevole di Cupertino, secondo indiscrezioni, adotterà una struttura simile a quella dei Galaxy Z Fold, utilizzando componenti condivisi come i pannelli OLED flessibili forniti da Samsung Display.

UN SEGMENTO MATURO, UNA DOMANDA GIA' PRONTA

L'assenza di una rottura tecnologica potrebbe non essere un ostacolo. Secondo Gurman, Apple potrebbe imporsi comunque come leader del segmento in pochi mesi grazie alla forza del proprio brand, alla capacità di comunicazione e a un pubblico fedele che attende da anni un dispositivo pieghevole nativo dell'ecosistema iOS. C'è infatti una fetta consistente di utenti iPhone che ha sempre desiderato uno smartphone pieghevole, senza però essere disposta a passare ad Android per ottenerlo. Apple punterebbe proprio su questa domanda inespressa.

Paradossalmente, i sette anni di sviluppo accumulati da Samsung potrebbero aver giocato a favore di Apple, consolidando il formato e abituando il pubblico al concetto di display pieghevole. A beneficiarne, oltre alla società guidata da Tim Cook, saranno anche le divisioni componenti di Samsung, che potrebbero trarre profitto da un eventuale boom di vendite dell'iPhone foldable. Un effetto indiretto potrebbe persino favorire la diffusione dei pieghevoli Galaxy anche tra gli utenti Android, in un contesto di maggiore attenzione verso la categoria.

DIVERSI MIGLIORAMENTI MIRATI

Nonostante le somiglianze con i dispositivi già esistenti, Apple non si dovrebbe comunque limitare a una copia conforme. L'azienda starebbe lavorando per affrontare alcune criticità strutturali della categoria, in particolare la visibilità della piega sul display interno e la qualità del meccanismo di apertura. Inoltre, con lo sviluppo di iOS 27 previsto a breve, Apple darà priorità alle funzionalità software specificamente progettate per il nuovo formato. Le potenzialità sono elevate potendo contare su un'integrazione tra iOS e iPadOS.

La scelta di entrare nel mercato proprio ora sarebbe legata anche alla crescente diffusione dei pieghevoli in Cina, dove la concorrenza di marchi come Xiaomi, Honor, Huawei e Vivo ha già consolidato l'interesse dei consumatori per il form factor “a libro” — lo stesso che avrebbe scelto Apple — rispetto a quello a conchiglia. Il segmento potrebbe quindi rappresentare un'opportunità concreta per rilanciare le vendite in un mercato chiave per Cupertino.

UN PRODOTTO DI NICCHIA MA AD ALTO MARGINE

Il nuovo iPhone pieghevole dovrebbe essere posizionato nella fascia ultra-premium, con un prezzo d'ingresso atteso di almeno 2.000 dollari. Anche in presenza di volumi iniziali contenuti, il dispositivo permetterebbe ad Apple di incrementare i ricavi medi per unità venduta e rafforzare il proprio posizionamento nel segmento alto del mercato smartphone.

Secondo Gurman, non sarà un debutto destinato a cambiare le regole del gioco fin dal primo giorno. Ma sarà comunque un evento rilevante per l'intero settore: anche senza introdurre una rivoluzione, Apple potrebbe trasformare un prodotto ancora di nicchia in un successo globale, come già accaduto in passato con altri dispositivi. Solo che, stavolta, non sarà la prima a farlo.