Apple: gli iPhone e gli Apple Watch venduti nel mondo avranno un vetro "made in USA"

Apple ha annunciato un massiccio investimento da 2,5 miliardi di dollari per espandere la sua storica partnership con Corning, l'azienda produttrice di vetro speciale. Questa mossa, parte di un nuovo e più ampio "American Manufacturing Program" da 100 miliardi di dollari, porterà per la prima volta alla produzione del 100% del vetro di copertura per tutti gli iPhone e Apple Watch venduti nel mondo direttamente negli Stati Uniti, in un nuovo stabilimento in Kentucky.

L'accordo segna un nuovo capitolo nella collaborazione tra le due aziende, iniziata con la famosa persuasione di Steve Jobs nei confronti del CEO di Corning, Wendell Weeks, per produrre il vetro del primo iPhone. "Corning è una storica azienda americana e siamo entusiasti di lavorare insieme per costruire la linea di produzione più grande e avanzata mai creata per il vetro degli smartphone", ha dichiarato il CEO di Apple, Tim Cook, ringraziando l'amministrazione presidenziale per il supporto alla manifattura statunitense.

In base a questo accordo, Corning dedicherà interamente ad Apple il suo nuovo impianto di Harrodsburg, in Kentucky. Ciò comporterà un aumento del 50% della forza lavoro locale e la creazione di un nuovo "Apple-Corning Innovation Center" all'interno della fabbrica, che si occuperà di ricerca e sviluppo su materiali avanzati e piattaforme produttive di nuova generazione per i futuri prodotti Apple.

Tuttavia, un dettaglio cruciale manca nelle comunicazioni ufficiali di Apple: una tempistica precisa. A differenza di altri annunci fatti all'interno dello stesso programma - come quello per un nuovo impianto di produzione di server a Houston, previsto per il 2026 - l'accordo con Corning non ha una scadenza definita. Apple si è limitata a dichiarare che "presto, ogni iPhone e Apple Watch venduto nel mondo sarà costruito con un vetro di copertura prodotto in Kentucky".

Nonostante la vaghezza sulle tempistiche, l'investimento rappresenta un impegno monumentale da parte di Apple per rafforzare la propria catena di approvvigionamento nazionale per i componenti più critici dei suoi prodotti di punta.