Lo scratchgate ha raffreddato in parte l'entusiasmo sulla nuova gamma di iPhone che Apple ha lanciato sul mercato il 19 settembre: la facilità con cui i modelli 17 Pro e 17 Pro Max si possono segnare sulla scocca posteriore ha acceso il dibattito su quali siano le cause che provocano il problema e - altrettanto importante - quale possa essere una possibile soluzione che non sia solamente il nascondere lo smartphone all'interno di una custodia.
Andiamo con ordine: la questione inizialmente sollevata da JerryRigEverything e successivamente ripresa da iFixit riguarda il bordo vivo del plateau posteriore che ospita le fotocamere, facilmente soggetto a graffi a causa del substrato di alluminio troppo sottile in quel punto. Successivamente è emerso che anche il vetro della scocca posteriore è soggetto a segni, e in questo caso ad essere coinvolti sono potenzialmente tutti i modelli di iPhone.
In una dichiarazione rilasciata a 9to5Mac, Apple ha imputato la responsabilità dei segni sugli smartphone in esposizione negli Apple Store ai supporti MagSafe usurati (dunque non si tratterebbe di segni ma solo di materiale trasferito). La risposta giustifica i segni sul vetro, non però quelli sul bordo di alluminio.
Che fare nella pratica se il problema si presenta sul nostro iPhone appena acquistato? Marc Gurman di Bloomberg rivela l'esistenza di una comunicazione che Apple ha inviato ai dipendenti dei suoi store in cui si spiega come rimuovere i segni sulle unità demo esposte: basta pulire il retro con una soluzione salina. Dunque il sale risolve tutto? Non proprio, anche se chi ha provato a seguire il consiglio dice che il vetro posteriore torna pressoché nuovo. Il problema è il materiale: sul vetro funziona, sull'alluminio no. Anzi, sarebbe bene fare molta attenzione ad applicare la soluzione salina sui bordi del plateau perché si potrebbero causare ulteriori danni, persino la corrosione. Senza dimenticare che non conosciamo la corretta composizione della soluzione salina e prima di avventurarci in esperimenti rischiosi è bene pensarci più di una volta.