Secondo Bloomberg, il progetto, noto internamente come N50 o N401, prevede un dispositivo con fotocamere, microfoni, speaker e accesso a Siri. L'assistente vocale - che in futuro, lo ricordiamo, riceverà un importante aggiornamento - consentirà di effettuare telefonate, tradurre le conversazioni in tempo reale e fornire indicazioni stradali. Apple starebbe anche lavorando su un nuovo chip proprietario, basato su quello degli Apple Watch, con l'obiettivo di offrire capacità avanzate senza compromettere l'autonomia del device.
Chi arriva primo ha la vittoria in pugno? Nel settore tech spesso funziona così e oggi scettro e corona del mercato - giovanissimo e ancora acerbo - degli occhiali smart sono di diritto del duo Meta e Luxottica. Questo però non significa che Apple non possa fare la differenza e rubare, molto rapidamente, quote di mercato. Ma come potrebbe riuscirci?
L'autore di 9to5mac Michael Burkhardt pensa di avere la soluzione. Sono tre, dice Burkhardt , le funzionalità che permetterebbero agli occhiali di Apple di essere un accessorio must-have. I Ray-Ban Vision sono equipaggiati con un'assistente AI, ma le prestazioni non sono ancora ottimali. Apple dovrebbe puntare su un'integrazione con Siri estremamente efficiente e, soprattutto, contestuale: l'assistente deve avere accesso alle informazioni e preferenze dell'utente, fornendo in questo modo un servizio altamente personalizzato e calibrato sulle sue reali esigenze.
Uno dei più grandi selling point dei Ray-Ban Meta è la loro capacità di scattare foto e video grazie a telecamere e microfoni integrati. La verità è che la qualità delle registrazioni non è ottimale e Meta si affida molto al software per migliorare la loro risoluzione. Il risultato spesso è deludente. Secondo Burkhardt, Apple non potrà trascurare questo fronte: dovrà introdurre un comparto fotografico in linea con le (alte) aspettative del pubblico.
Infine, Apple può contare su un vantaggio non trascurabile: la lettura delle notifiche dei Ray-Ban Meta non è compatibile con iOS. Insomma, sarebbe sufficiente che Apple faccia un buon lavoro con il sistema delle notifiche degli iPhone, consentendo agli utenti di ricevere solo quelle a cui sono veramente interessati.