Apple riprende il caso CrowdStrike in uno spot che ironizza sulla sicurezza dei PC

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HDblog.it Oct 07, 2025 · 2 mins read
Apple riprende il caso CrowdStrike in uno spot che ironizza sulla sicurezza dei PC
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A distanza di anni dalle iconiche campagne "Prendi un Mac", Apple torna a prendere di mira la sicurezza di Windows. Questa volta lo fa con un cortometraggio di otto minuti che rievoca uno degli episodi più imbarazzanti della storia recente del sistema operativo Microsoft: il crash globale provocato da un aggiornamento difettoso di CrowdStrike nel 2024, che mandò in tilt milioni di PC in tutto il mondo.

Il video, pubblicato nelle scorse ore, segue le vicende dei protagonisti di "The Underdogs", la fittizia azienda già apparsa in altre pubblicità Apple, alle prese con una fiera di settore interrotta da un’improvvisa schermata blu. Tutti i computer Windows presenti si bloccano contemporaneamente, scatenando il caos. In mezzo alla confusione, un tecnico informatico tenta di spiegare che il problema riguarda le "funzionalità a livello di kernel", il cuore del sistema operativo con accesso diretto all’hardware e alla memoria — un riferimento diretto al malfunzionamento del software di sicurezza Falcon di CrowdStrike, che opera proprio a quel livello e che con un aggiornamento difettoso aveva provocato la catena di crash in banche, compagnie aeree, emittenti televisive e uffici pubblici.

Nel filmato, l’esperto di sicurezza Apple, identificato come Sam, afferma: "L’API di sicurezza dell’endpoint gestisce di default le funzioni a livello di kernel, ma non concede l’accesso al kernel stesso. Le parti più profonde di un sistema operativo sono protette da modifiche da parte di software di terze parti o malware, ed è esattamente ciò che è accaduto a quei PC. È un problema dei PC, i vostri Mac sono al sicuro."

Il messaggio è chiaro: mentre la concorrenza è vittima di errori a livello di sistema, i Mac restano operativi e protetti. Nella parte finale dello spot, i protagonisti continuano a lavorare sui loro MacBook e chiudono nuovi affari, mentre gli altri partecipanti alla fiera – colpiti dal crash – decidono di passare ai Mac mini.

Con questo spot, Apple riprende la tradizione della satira anti-Windows che aveva reso celebre la serie "I’m a Mac / I’m a PC" di fine anni duemila, dove il "PC guy" era spesso ritratto come goffo e vulnerabile ai virus. Una campagna che, a suo tempo, contribuì a rafforzare l’immagine di macOS come piattaforma più stabile e sicura.

Negli anni successivi, il tono si era ammorbidito, ma la rivalità non è mai svanita: l’attore Justin Long, volto storico del "Mac guy", era riapparso in spot di Intel e Qualcomm per promuovere i PC, prendendo di mira proprio macOS e le sue notifiche. Con il nuovo video, Apple riporta lo scontro sul terreno originale, sfruttando un incidente reale del mondo Windows per rilanciare il messaggio di sempre: "Meglio un Mac".