Apple sarà indagata in Francia dalla divisione cybercrimine

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HDblog.it Oct 06, 2025 · 1 min read
Apple sarà indagata in Francia dalla divisione cybercrimine
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Apple sarà indagata in Francia dalla divisione dedicata al cybercrimine, per via delle pratiche relative al miglioramento della qualità dell’assistente vocale Siri che risalgono ormai a sei anni fa, ancora prima della pandemia di COVID-19. Un’inchiesta del Guardian aveva svelato che Apple impiegava dei collaboratori esterni per revisionare le interazioni degli utenti con la sua assistente vocale, e questi ascoltavano su base regolare registrazioni contenenti ogni tipo di informazione estremamente intima e sensibile - record medici, progressi delle cure contro il cancro, rapporti sessuali, perfino accordi per lo spaccio di droga.

All’epoca emerse un gran polverone: Apple corse rapidamente ai ripari sospendendo seduta stante la raccolta di dati telemetrici su Siri, e reintroducendola poco dopo ma base completamente volontaria (opt-in), mentre prima era attiva per default e l’utente poteva scegliere di disabilitarla (opt-out), e decise di pagare la class action che inevitabilmente fu depositata negli Stati Uniti. All’epoca il whistleblower del Guardian era stato, a detta del giornale stesso, proprio uno dei collaboratori, che rimase anonimo per paura di violazione delle clausole di riservatezza del proprio contratto.

La questione sembrava sepolta e archiviata: da quel momento Apple ha puntato in modo ancora più deciso su privacy e tutela dei dati personali dell’utente, anche se, potremmo argomentare, Siri ne ha sofferto parecchio, rimanendo sempre più indietro rispetto a concorrenti come Google Assistant o Amazon Alexa che evidentemente avevano un’infrastruttura di analisi dei dati telemetrici più completa ed efficiente.

Tuttavia, qualche mese fa un’associazione per i diritti umani francese, la Ligue des droits de l’Homme, è tornata sull’argomento sporgendo denuncia nei confronti del colosso di Cupertino. La denuncia si basa sulla testimonianza pubblica di Thomas le Bonniec, a sua volta collaboratore esterno di Apple addetto al programma di miglioramento di Siri, che aveva denunciato pubblicamente alcune tipologie di informazioni che era stato costretto ad ascoltare in quel periodo. Il fatto è che le Bonniec ha rilasciato queste dichiarazioni già diverso tempo fa; non è del tutto chiaro perché la Ligue des droits de l’Homme ci abbia messo così tanto ad attivarsi. Fatto sta che le autorità francesi hanno confermato nelle scorse ore che l’indagine si farà.