Secondo quanto riferito da The Information, la notizia emersa a fine giugno di un possibile interesse di Apple nell'acquisizione di Perplexity AI sarebbero fondate. Non solo: il report riferisce dell'intenzione di acquisire anche un'altra importante realtà nel campo dell'intelligenza artificiale, ovvero Mistral AI.
FORTI DIVISIONI INTERNESecondo la ricostruzione fornita da The Information, in seno a Cupertino ci sarebbe una forte spaccatura sulla strategia da adottare per rafforzare ed accelerare la propria offerta in ambito AI, un campo cruciale e su cui l'azienda deve recuperare terreno rispetto ai concorrenti: tutto evolve molto in fretta, e il tempo potrebbe presto cominciare a stringere.
Il responsabile dei servizi Eddy Cue sembra essere il principale sostenitore di queste acquisizioni, una posizione già manifestata in passato per accordi con Netflix e Tesla, poi respinti dal CEO Tim Cook. Altri dirigenti, come il responsabile del software Craig Federighi, sarebbero invece riluttanti, convinti che Apple possa sviluppare la propria tecnologia AI internamente.
LE AZIENDE NEL MIRINO: MISTRAL AI E PERPLEXITYLe due società in questione offrono approcci diversi al mondo dell'IA. Mistral AI, fondata nel 2023, ha sede a Parigi e si concentra sullo sviluppo di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) "open-weight", progettati per essere più piccoli, veloci e facili da implementare rispetto a molti concorrenti. L'azienda si propone come un'alternativa europea a colossi americani come OpenAI e Anthropic.
Perplexity, invece, è una società statunitense con la grande ambizione di sfidare frontalmente Google: per questo ha creato un motore di ricerca basato sull'IA, capace di combinare gli LLM con l'indicizzazione del web in tempo reale per fornire risposte conversazionali e citate, mostrando le fonti a fianco dei risultati.
UNA MOSSA LONTANA DALLA STRATEGIA DI APPLENonostante l'interesse, Apple resta comunque esitante: a pesare sulla bilancia sono ovviamente i costi esorbitanti che un'operazione del genere comporterebbe. Difficile quantificare, e non circolano cifre precise, ma parliamo di svariati miliardi di dollari. Una mossa che sarebbe lontana dal modus operandi finora adottato da Cupertino, che raramente ha superato i cento milioni di dollari per un'acquisizione, con le uniche eccezioni di Beats (3 miliardi) e della divisione modem di Intel (1 miliardo). Per il momento, Apple ha fatto sapere che intende continuare con la sua strategia di acquisizioni di realtà più piccole nel settore dell'IA.