Apple valuta l'uso dell'AI generativa per accelerare la progettazione dei suoi chip

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HDblog.it Jun 20, 2025 · 3 mins read
Apple valuta l'uso dell'AI generativa per accelerare la progettazione dei suoi chip
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Apple starebbe valutando l'utilizzo dell'intelligenza artificiale generativa per velocizzare il processo di progettazione dei chip personalizzati utilizzati nei suoi dispositivi. A dichiararlo è stato Johny Srouji, vicepresidente senior per le tecnologie hardware, in occasione di un intervento tenuto a porte chiuse in Belgio durante un evento organizzato da Imec (Interuniversity Microelectronics Centre), il centro di ricerca indipendente attivo nel settore dei semiconduttori. La registrazione dell'intervento è stata visionata da Reuters, che ha riportato integralmente i contenuti più rilevanti.

Srouji ha definito "altissimo" il potenziale delle tecniche di AI generativa all'interno del flusso di lavoro ingegneristico di Apple. "Consentono di ottenere più lavoro di progettazione in meno tempo", ha affermato, evidenziando come queste soluzioni offrano "un'enorme spinta alla produttività". La società di Cupertino fa già affidamento sugli strumenti forniti dai principali attori dell'automazione elettronica di progettazione (EDA, Electronic Design Automation), come Cadence Design Systems e Synopsys, che hanno avviato l'integrazione di funzionalità di intelligenza artificiale nei propri ambienti software per automatizzare compiti complessi legati al layout e alla verifica dei circuiti.

"Le aziende EDA sono fondamentali per supportare la complessità della nostra progettazione chip", ha aggiunto Srouji, riconoscendo il ruolo cruciale svolto da Cadence e Synopsys anche nella collaborazione pluriennale con Imec su progetti di ricerca avanzata. Il contesto dell'intervento ha quindi offerto un'occasione adeguata per sottolineare pubblicamente le ambizioni di Apple nel campo dell'AI applicata alla progettazione del silicio e il contributo delle partnership strategiche già in atto.

DAL CHIP A4 AL VISION PRO

Nel corso del suo intervento, Srouji ha ripercorso l'intera evoluzione del design dei chip personalizzati Apple, dal primo A4 impiegato su iPhone nel 2010 fino alle più recenti piattaforme destinate ai Mac desktop e al visore Vision Pro. Tra le principali lezioni apprese in oltre un decennio di sviluppo, ha indicato la necessità di ricorrere sempre agli strumenti più avanzati disponibili, incluso il software EDA di ultima generazione.

La crescente complessità dei progetti ha reso indispensabile il ricorso a soluzioni automatizzate, capaci di affiancare gli ingegneri in attività che tradizionalmente richiedevano intervento umano estensivo. È in questo contesto che l'AI generativa viene ora considerata una risorsa promettente per alleggerire i carichi di lavoro e abbreviare i cicli di sviluppo, una direzione condivisa anche da altre aziende del settore.

SCELTE RADICALI E STRATEGIE INTERNE

Srouji ha inoltre offerto un raro spunto sulla strategia adottata da Apple nel passaggio dai chip Intel ai processori progettati internamente, avvenuto nel 2020. Secondo quanto dichiarato, la transizione rappresentò una vera e propria scommessa strategica, intrapresa senza predisporre alcun piano alternativo.

"Spostare i Mac su Apple Silicon è stata una scommessa enorme. Non c'era alcun piano di riserva, nessuna strategia parallela. Abbiamo puntato tutto, compreso un imponente sforzo sul piano software"

La scelta, oggi pienamente consolidata, ha permesso ad Apple di completare il controllo sull'intero stack hardware-software, ma ha comportato rischi significativi che solo il successo della transizione ha successivamente neutralizzato.

Sebbene Apple sia stata inizialmente meno reattiva rispetto ad altri concorrenti nell'introdurre funzioni AI orientate al consumatore, l'intervento di Srouji evidenzia un percorso parallelo, più discreto ma potenzialmente incisivo: l'applicazione dell'intelligenza artificiale nei processi di ingegneria interni. L'obiettivo è quello di potenziare la produttività degli sviluppatori, ridurre i tempi di progettazione e incrementare la qualità finale dei chip.