Per alcuni utenti, Apple Watch rappresenta un "buon" anzi "ottimo" motivo per rimandare il passaggio ad Android. Lo smartwatch della Mela, infatti, è compatibile solo con iPhone, il che significa che si può usare solo dopo averlo abbinato a un melafonino. Tanto valeva, almeno, prima che vivo spiazzasse tutti con un annuncio: il suo prossimo X Fold5 integrerà in qualche modo il supporto a Apple Watch.
La fonte della notizia è vivo stessa, che su Weibo annuncia il nuovo pieghevole come "il primo telefono Android in grado di connettersi ad Apple Watch". Concretamente, su Apple Watch verranno visualizzate le chiamate in arrivo e i messaggi di testo ricevuti sullo smartphone, insieme ai dati sanitari registrati sull'orologio che possono essere sincronizzati con l'app vivo Health.
La modalità di connessione "reale" è ancora ignota. Sappiamo che Apple non consente e forse non consentirà mai l'accoppiamento smartphone Android-Apple Watch, perciò l'ipotesi partnership è da escludere (a dir poco). Di gran lunga più probabile è che vivo stia tentando di costruire un ponte tra il suo ecosistema e quello Apple, offrendo integrazioni utili come l'accesso diretto ad iCloud e la possibilità di usare lo smartphone Android come monitor esteso per Mac. Integrazioni – queste due – già annunciate in precedenti post.
Insomma, è difficile immaginare che vivo stia rendendo Apple Watch "compatibile" nel senso proprio del termine. L'ipotesi è che stia utilizzando una sorta di app alternativa per disporre una qualche forma di connessione tra i due device, magari instradando tutto sempre tramite un iPhone. Quel che è certo è che l'idea è maturata dopo il lancio di X Fold3 l'anno scorso, subito acquistato da un fan sfegatato di Apple (ma anche dei pieghevoli, a quanto pare). Quale delusione, per questo cliente, scoprire che il suo Apple Watch Ultra non si connetteva…
Come questo, decine di altri casi. "Prima di allora, l'intero mondo Android non era riuscito a risolvere il problema!", sottolinea entusiasta vivo. Ancora qualche settimana e scopriremo se quella del brand è o meno un'opzione realmente risolutiva.
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