Per chi possiede ancora al polso un Apple Watch dei primi anni, potrebbe essere arrivato un momento significativo. Nel mondo Apple, i prodotti non vengono abbandonati all'improvviso, ma seguono un percorso ben definito che li porta prima a diventare "vintage" e poi, definitivamente, "obsoleti". È proprio questo il destino toccato di recente all'Apple Watch Series 1, che è stato ufficialmente inserito nella lista dei dispositivi per cui l'azienda non offre più alcun tipo di servizio hardware o pezzi di ricambio.
Ma qui le cose si fanno interessanti, perché la nomenclatura dei primi smartwatch di Cupertino può generare un po' di confusione. Quando Apple lanciò il suo primo orologio nel 2015, questo non aveva un numero di serie; fu retroattivamente battezzato "Series 0". L'anno successivo, nel 2016, l'azienda presentò due nuovi modelli: l'Apple Watch Series 2, il vero successore del primo modello con GPS e resistenza all'acqua, e l'Apple Watch Series 1. Quest'ultimo non era altro che una versione leggermente aggiornata del "Series 0", dotato dello stesso processore più veloce del Series 2, ma privo delle altre novità. Era, in sostanza, una proposta più economica per entrare nell'ecosistema.
Un dettaglio curioso, che svela molto sulla logistica di Apple, è che il suo fratello tecnicamente superiore, l'Apple Watch Series 2, è stato dichiarato obsoleto già a novembre 2024. Come mai il modello più semplice è "sopravvissuto" più a lungo? La risposta non risiede nella tecnologia, ma nella gestione del magazzino. La designazione di un prodotto come "obsoleto" avviene quando sono trascorsi circa dieci anni dalla fine della sua commercializzazione, ma spesso la decisione finale dipende dall'esaurimento delle scorte di componenti per le riparazioni. In questo caso, è molto probabile che Apple abbia terminato prima i pezzi di ricambio specifici per il Series 2 rispetto a quelli per il più semplice Series 1.
Cosa significa, in pratica, per chi indossa ancora con orgoglio un Series 1? Non è necessariamente la fine del suo ciclo di vita, ma le opzioni per la manutenzione si restringono drasticamente. Non sarà più possibile rivolgersi ad Apple o ai centri di assistenza autorizzati per riparazioni hardware, come la sostituzione della batteria o del display. L'unica strada percorribile diventa quella dei centri di riparazione di terze parti, sperando che dispongano ancora dei componenti necessari per intervenire sul dispositivo.