Arcadia, la nave che esplorerà i segreti del Mediterraneo

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HDblog.it Jul 16, 2025 · 1 min read
Arcadia, la nave che esplorerà i segreti del Mediterraneo
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Arcadia, questo è il nome della nuova e avveniristica nave oceanografica dell'ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il suo nome, evocativo della mitologica regione di pace e armonia con la natura, racchiude l'essenza stessa della sua missione: utilizzare la scienza più avanzata per comprendere, proteggere e ristabilire l'equilibrio dei nostri preziosi ecosistemi marini.

Presentata ufficialmente presso la Camera dei deputati, Arcadia non è semplicemente un'imbarcazione, ma un vero e proprio laboratorio galleggiante, il cuore pulsante del progetto MER (Marine Ecosystem Restoration). Quest'ultimo rappresenta il più cospicuo investimento del PNRR per la salvaguardia dell'ambiente marino, con una dotazione finanziaria di ben 400 milioni di euro. L'obiettivo, ambizioso e cruciale, è quello di mappare e ripristinare gli ecosistemi sommersi, spesso invisibili ai nostri occhi ma fondamentali per la salute del pianeta, la biodiversità e la nostra stessa economia.

Per scrutare dove l'occhio umano non può arrivare, Arcadia sarà equipaggiata con tecnologie subacquee tra le più evolute in Europa. Il suo scafo nasconde una "gondola" lunga circa 9 metri, una struttura integrata nella chiglia che ospiterà sensori acustici di ultima generazione per scandagliare i fondali con una precisione senza precedenti, anche in condizioni meteomarine avverse.

La sua propulsione ibrida diesel-elettrica, capace di operare in modalità completamente elettrica per quattro ore, le permetterà di muoversi quasi in punta di piedi, ottenendo la prestigiosa certificazione di classe silenziosa "Quiet/Silent", un primato nel Mediterraneo. Questo silenzio è fondamentale per non disturbare la fauna marina e per garantire la massima qualità dei dati raccolti.

Dalla plancia di comando, l'equipaggio potrà manovrare due gioielli tecnologici. Un ROV (Remotely Operated Vehicle) di tipo "work-class" elettrico, un robot filoguidato in grado di operare fino a 4.000 metri di profondità, dotato di telecamere 4K e sonar per esplorazioni geologiche e biologiche in ambienti estremi. Al suo fianco opererà un AUV (Autonomous Underwater Vehicle), un veicolo autonomo capace di svolgere missioni di oltre 60 ore fino a 3.000 metri di profondità, mappando in tre dimensioni habitat e fondali con un livello di dettaglio finora impensabile.