Chi sta ricevendo l'Assegno Unico base ha tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare un ISEE valido al fine di ricevere una mensilità più elevata rispetto al minimo previsto di 57 euro per ciascun figlio a carico, calcolata cioè sulla base della reale fascia economica della famiglia. In questo modo non solo d'ora innanzi l'importo sarà più alto di quello sinora percepito, ma sarà possibile ottenere anche gli arretrati dal mese di marzo 2025.
NOTA: l'Assegno Unico viene erogato indipendentemente dalla presentazione di una DSU ISEE: nel caso in cui non venga presentata, al cittadino spetta la misura mensile minima pari a 57 euro per ciascun figlio a carico (fino a 21 anni, in caso di figli disabili anche oltre i 21 anni). Se presentata, invece, l'Assegno viene calcolato sulla base della fascia economica in cui rientra la famiglia.Chi non ha ancora presentato l'ISEE e percepisce l'Assegno Unico ha dunque tutta la convenienza di presentare la documentazione richiesta. Per farlo bisogna armarsi di SPID, di CIE o di CNS.
Innanzitutto per presentare l'ISEE è necessario acquisire la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata che include i dati auto-dichiarati dell'utente e i quelli forniti dall'Agenzia delle Entrate e dall'INPS. La DSU si ottiene tramite il servizio online Portale unico ISEE e dalla rinnovata app INPS.
NOTA: si ricorda che i redditi indicati si riferiscono al secondo anno solare precedente la presentazione della DSU (2023 per quest'anno).Una volta completata, la DSU va inviata al Sistema informativo ISEE. L'Agenzia delle Entrate invierà i dati precompilati in suo possesso all'INPS per il calcolo finale. L'ISEE è valido fino al 31 dicembre dell'anno di presentazione della DSU.
SPID, CIE e CNS sono essenziali per accedere a questi servizi. Non solo, perché sono necessari anche per effettuare il login sull'app IO e su quella INPS per controllare ogni mese l'avvenuta ricezione del pagamento dell'assegno.