La polizia di sicurezza norvegese, per voce della direttrice del servizio di sicurezza Beate Gangås, vede nell'azione un tentativo coordinato di intimidire la popolazione e testare la resistenza delle infrastrutture europee ai nuovi scenari bellici digitali. “Il nostro vicino russo è diventato più pericoloso”, ha dichiarato Gangås durante un incontro pubblico dedicato agli attacchi ibridi. Le prove tecniche dell'intrusione sono state diffuse sui social, con un video pubblicato su Telegram, riporta TechSpot, che mostra il controllo remoto del sistema della diga, marchiato con simboli riconducibili a un gruppo cybercriminale filo-russo.
Sebbene le autorità non abbiano identificato con certezza assoluta i singoli responsabili, emerge come questi gruppi agiscano spesso come proxy degli Stati, pubblicizzando sul web le proprie azioni per alimentare paura e incertezza. Dal 2022, questo rappresenta il primo attacco confermato contro le infrastrutture idriche norvegesi, ma solo uno di una lunga serie che negli ultimi anni ha visto la Russia accusata di sabotaggi, atti vandalici e tentativi di destabilizzazione con metodi sempre più spregiudicati.