Adidas ha confermato di essere stata vittima di un attacco informatico che ha esposto i dati personali di alcuni suoi clienti. L’incidente non ha compromesso informazioni sensibili come password o dati di pagamento, ma ha riguardato principalmente contatti di persone che avevano interagito con il servizio clienti dell’azienda. La notizia arriva in un momento in cui diversi colossi della vendita al dettaglio, tra cui Marks & Spencer e Co-op, stanno affrontando minacce simili.
L’azienda tedesca ha spiegato che l’accesso illecito è avvenuto attraverso un fornitore esterno che gestiva parte delle comunicazioni con i clienti. Appena scoperta l’intrusione, Adidas ha avviato un’indagine interna supportata da esperti di sicurezza informatica, cercando di contenere i danni e comprendere l'entità della violazione. I clienti potenzialmente coinvolti verranno informati direttamente, mentre le autorità competenti in materia di protezione dei dati e sicurezza sono già state avvisate.
Il rischio maggiore per i consumatori, sottolineano gli esperti, riguarda l’uso improprio dei dati di contatto da parte di truffatori che potrebbero tentare nuove frodi attraverso email, messaggi o chiamate false. Lisa Barber, portavoce del gruppo per i consumatori Which?, ha consigliato di prestare particolare attenzione ad attività bancarie sospette e a comunicazioni inattese, sottolineando l’importanza di ricevere aggiornamenti chiari e tempestivi dall’azienda coinvolta.
Anche se l’attacco ad Adidas non sembra aver avuto conseguenze gravi sul funzionamento dell’azienda, resta alta la preoccupazione per la frequenza crescente di incidenti simili. Da aprile 2025, sono stati numerosi gli episodi riportati, e alcuni esperti sospettano che possano esserci collegamenti tra i vari casi. Le autorità britanniche stanno concentrando le indagini su un gruppo noto come Scattered Spider, ritenuto responsabile di attacchi informatici a grandi catene come Harrods e Co-op, oltre che a Marks & Spencer, che ha stimato perdite intorno ai 350 milioni di euro.
Non ci sono al momento indicazioni che colleghino questo stesso gruppo al caso Adidas. Tuttavia, il fatto che la società abbia già subito violazioni in altre aree del suo impero globale — in particolare in Turchia e Corea del Sud — alimenta dubbi sulla solidità della sua infrastruttura digitale a livello internazionale.
Il messaggio pubblicato da Adidas sul proprio sito ufficiale esprime rammarico per l’accaduto e rassicura i clienti sull’impegno costante nella protezione dei dati personali, ma ora l'azienda dovrà cercare di riconquistare la fiducia dei consumatori e limitare le conseguenze reputazionali. Episodi simili, sebbene non coinvolgano informazioni bancarie, toccano da vicino la privacy di migliaia di persone e purtroppo le problematiche si protraggono per lungo tempo.