Il film, prodotto da Silverback Films e Open Planet Studios, porta sullo schermo uno dei messaggi più accorati mai lanciati da Attenborough: la salvezza degli oceani non solo è possibile, ma urgente e alla nostra portata.
Presentato in anteprima mondiale alla Royal Festival Hall di Londra il 6 maggio, in prossimità del 99° compleanno di Attenborough, il documentario si configura come un viaggio emozionante e visivamente straordinario tra gli ambienti marini più spettacolari del pianeta. Dagli imponenti sistemi di barriere coralline alle giungle di alghe giganti, fino alle misteriose montagne sottomarine, I Segreti dell’Oceano conduce il pubblico in un’esplorazione che unisce meraviglia e consapevolezza. Ogni ecosistema è messo in relazione con la salute dell’intero pianeta, e i danni inflitti dalle attività umane, come la pesca a strascico e il dragaggio, emergono in tutta la loro gravità.
Grazie a testimonianze dirette e immagini mozzafiato, si mette in evidenza la straordinaria capacità degli oceani di rigenerarsi quando adeguatamente protetti. Ed è proprio questa la scoperta più potente raccontata nel film: nonostante i pericoli, è ancora possibile invertire la tendenza. Supportato da studi scientifici approfonditi e da un team di esperti – tra cui Enric Sala, fondatore del programma Pristine Seas – il film mostra esempi concreti di aree marine in via di recupero e di comunità impegnate attivamente nella conservazione.
La distribuzione del film coincide con altri eventi di rilievo mondiale dedicati agli oceani, come la United Nations Ocean Conference 2025, che si svolgerà a giugno a Nizza. In tale contesto, il documentario si propone non solo come prodotto di intrattenimento e riflessione, ma anche come strumento educativo. National Geographic ha infatti annunciato che, nel corso dell’anno, I Segreti dell’Oceano con David Attenborough sarà reso disponibile anche a scuole, università, musei e organizzazioni educative per proiezioni gratuite non commerciali.
Dietro la macchina da presa ci sono i registi Toby Nowlan, Keith Scholey e Colin Butfield, figure ben note nel panorama dei documentari naturalistici. La produzione è frutto di una rete internazionale che include anche All3Media International, Dynamic Planet, la Prince Albert II of Monaco Foundation e numerosi altri partner dediti alla tutela degli oceani.
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