Auto storiche: che cosa sono di preciso e cosa comportano? Facciamo chiarezza! | Video

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HDblog.it Jun 26, 2025 · 5 mins read
Auto storiche: che cosa sono di preciso e cosa comportano? Facciamo chiarezza! | Video
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Le automobili del passato rappresentano un <strong>prezioso patrimonio culturale e tecnologico</strong>. Non si tratta solo di oggetti da collezione: la loro conservazione e il loro riconoscimento sono regolati da normative specifiche e da enti ufficiali, che ne tutelano l'originalità e ne consentono, in molti casi, la circolazione su strada.Vediamo dunque <strong>come vengono classificati</strong> i veicoli storici e quali sono le regole che ne<strong> disciplinano l'utilizzo. </strong><h2>QUALCHE DEFINIZIONE...</h2><img class="alignnone size-full wp-image-209807" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/IMG_2638.jpg" alt="" width="1027" height="770" />Nel Bel Paese i veicoli di interesse storico vengono classificati in <strong>tre principali categorie</strong>, ognuna con caratteristiche specifiche:<ul> <li><strong>Veicoli d'epoca:</strong> si tratta di mezzi costruiti nei primi decenni del Novecento, con oltre 100 anni di età. Spesso e volentieri sono modelli rari, non più immatricolati, che <a href="https://www.hdmotori.it/mercedes-benz-articoli-n597280-salone-auto-moto-epoca-bologna-mercedes-cabrio/">vengono scrupolosamente conservati in musei o collezioni private. </a></li> <li><strong>Veicoli storici:</strong> questa categoria include automobili e motocicli prodotti almeno 20 anni prima della data di richiesta della certificazione, a patto che mantengano le caratteristiche originali o si portino dietro un interesse collezionistico. Possono circolare su strada ma devono attraversare un processo di certificazione e riconoscimento.</li> <li><strong>Youngtimer:</strong> questa denominazione non è ufficiale dal punto di vista dei registri storici ma ormai è largamente impiegata e si riferisce a veicoli prodotti tra i 20 e i 30 anni fa. Nella maggior parte dei casi sono perfettamente funzionanti e ben manutenuti, rappresentano l'anello di congiunzione tra il moderno e lo storico, e sono molto amati dai membri dei club dedicati, tanto da rappresentare la categoria ad oggi più diffusa.</li></ul><h2>CERTIFICAZIONE STORICA</h2><img class="alignnone size-full wp-image-209806" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/Logo-ASI-Scuderia-Campidoglio.jpg" alt="" width="600" height="400" />L'<strong>ASI - Automotoclub Storico Italiano </strong>è l'ente nazionale di riferimento per la tutela e la certificazione dei veicoli storici. Fondato nel <strong>1974</strong>, l'ASI ha rilevanza anche a livello internazionale ed ospita a Torino anche l'ufficio della <strong>FIVA (Fédération Internationale des Vhicules Anciens)</strong>. Il ruolo dell'Italia nel panorama delle auto storiche è sicuramente di rilievo, considerato che vanta uno dei <strong>patrimoni automobilistici d'epoca più vasti al mondo. </strong>Accanto all'ASI operano altri enti certificatori, competenti per specifici marchi o tipologie di veicoli:<ul> <li><strong>RIAR</strong> (Registro Italiano Alfa Romeo)</li> <li><strong>FIAT </strong></li> <li><strong>FMI</strong> (Federazione Motociclistica Italiana)</li></ul>Si tratta di enti che rilasciano certificazioni per i veicoli che <strong>rientrano nel proprio ambito. </strong>Al fine di ottenere il riconoscimento come veicolo storico, è necessario presentare una <strong>documentazione tecnica e fotografica dettagliata,</strong> accompagnata da una relazione redatta da un commissario tecnico ASI. Questo documento verifica elementi come lo stato di conservazione generale, l'originalità delle componenti e la corrispondenza tra motore, telaio e altri elementi con le specifiche di fabbrica; quelli che in gergo vengono chiamati <em>matching numbers. </em><h2>LE CERTIFICAZIONI DISPONIBILI</h2><img class="alignnone size-full wp-image-209805" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/Targa-Oro-Alfetta-1.6-berlina-anno-1979-2.jpg" alt="" width="1141" height="890" />Le certificazioni riconosciute e disponibili per i veicoli di interesse storico sono principalmente due:<ul> <li><strong>CRS - Certificato di Rilevanza Storica:</strong> si tratta di un documento che consente la circolazione su strada del veicolo e permette inoltre di accedere a numerosi vantaggi fiscali, come l'esenzione o riduzione del bollo auto, oltre alla possibilità di stipulare polizze assicurative agevolate, spesso con premi molto inferiori rispetto alle RC auto ordinarie.</li> <li><strong>Targa Oro:</strong> questa rappresenta il riconoscimento più prestigioso. Attesta l'eccellente livello di conservazione o restauro, nonché l'assoluta e totale originalità del veicolo. Questo certificato può aumentare significativamente il valore del mezzo, anche oltre il 50%. Per mantenerne la validità, ogni nuovo proprietario deve iscriversi all'ASI. Alla Targa Oro viene sempre affiancato un libretto storico che ne documenta le caratteristiche.</li></ul><h2>CIRCOLAZIONE E IMPATTO AMBIENTALE</h2><img class="alignnone size-full wp-image-209804" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/1966_alfa-romeo-spider_b.jpg" alt="" width="1024" height="576" />I veicoli dotati di CRS hanno la possibilità di <strong>circolare regolarmente su strada</strong>. Tuttavia, esistono diverse eccezioni: i mezzi privi di targa ordinaria (per esempio, restituita al momento della radiazione) possono circolare solo in occasione di eventi autorizzati, come raduni, esposizioni e manifestazioni storiche.Nel 2025 più che mai si pensa all'impatto ambientale (<a href="https://www.hdmotori.it/incentivi-auto-elettriche-2025-ok-europa-come-funzionano/">come dimostra l'approvazione degli incentivi alle auto elettriche</a>) e, per quanto riguarda le auto storiche, alcuni studi recenti evidenziano che i veicoli storici <strong>rappresentano solo lo 0,06% delle emissioni inquinanti legate al traffico,</strong> poichè vengono utilizzati in modo <strong>sporadico</strong> e <strong>controllato</strong>.E per i veicoli modificati? Anche per questa categoria è possibile ottenere la certificazione, a patto che tali interventi siano stati eseguiti <strong>almeno dieci anni prima della domanda di riconoscimento. </strong>[Foto: ASI]<h2>IL RUOLO DEI CLUB</h2><img class="alignnone size-full wp-image-209803" src="https://www.hdmotori.it/app/uploads/2025/06/toto-targa-club-2-c-2-1.jpg" alt="" width="1365" height="768" />Un ruolo cruciale nel mantenere viva la cultura e la passione delle auto d'epoca viene <strong>svolto dai club e dalle associazioni locali,</strong> come l'ACCMI - Automoto Classic Club Milano, attivo da oltre dodici anni - che ci ha aiutato nel chiarire queste informazioni.Questi club <strong>assistono i soci durante l'intero processo di certificazione</strong> facendo da tramite con l'ASI, collaborano con i commissari tecnici per le verifiche e organizzano eventi, raduni e attività di divulgazione per mantenere accesa una fiamma nel cuore degli appassionati.Attraverso queste iniziative, i club <strong>promuovono la valorizzazione del patrimonio automobilistico italiano</strong> e creano una rete di appassionati in continua crescita.In conclusione, i veicoli storici rappresentano <strong>molto più che semplici mezzi meccanici:</strong> sono testimonianze vive di stile, ingegneria e storia. Il loro riconoscimento, la conservazione e la circolazione regolamentata sono fondamentali al fine di tutelare un patrimonio che appartiene a tutti. Grazie al lavoro congiunto di enti certificatori, club e appassionati, questo mondo continua a vivere e <strong>affascinare anche le nuove generazioni. </strong>&nbsp;

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