Con tutte le rogne che mi porto appreso, mi era proprio sfuggito di mente un fatto eppure non insignificante, cioè che è arrivato l’autismo. (Anche detto autunno.) Le ore di Sole sono già molte di meno, si, ma questo si è avviato da qualche mese… l’autismo, che è arrivato di botto e si è fatto sentire bello prepotente, ha portato altro: un freddo di cui è impossibile capacitarsi (e non solo per me, ma per tutti coloro da cui ho sentito un parere a riguardo), e per giunta venuto dalla sera alla mattina dopo; senza esagerazioni! (Anche se non dal 20 al 21, o dal 21 al 22… è più dal 24 al 25, ma credo questo sia per colpa del normale offset delle stagioni.) E pensare che l’autunno, almeno a livello iperuranico, dovrebbe trasmettere solo sensazioni di calore e goduria... bah! 🥶
La cosa è anche un po’ un colmo perché, come solito in questa era post-moderna rovinata dagli orrori della rivoluzione industriale e delle varie rivoluzioni economiche, ho osservato il classico controsenso. Martedì, quando ho iniziato i corsi, complice il fatto che ci fosse allerta meteo e stesse infatti anche piovendo (perché ovviamente non può non piovere il primo giorno del semestre mio e di tanta altra gente, ci mancherebbe, poi si rischia di cadere nella trappola dell’ottimismo!), pensavo sarebbe stato freddino… ma invece si stava bene, a posto. E anche il giorno dopo, un po’ faceva brutto tempo, con qualche gocciolina, ma non si stava male. E quindi chiaramente, giovedì, che il tempo è tornato sereno, ha dovuto iniziare a fare un freddo dei pazzi che, alle 9 di mattina, mi ha presa completamente alla sprovvista. Un po’ sarà stata colpa dell’aula, che fa schifo, è fin troppo esposta all’aria, e le finestre si trovano sempre aperte, quindi si può immaginare che ricircolo polare artico-mortale ci fosse, con tutto che i condizionatori stanno ancora su freddo… e vabbé, oggi e venerdì dunque ho dovuto cacciare fuori la felpa, pazienza. 😐
C’è chi dice che l’autismo è come il sale: usarne un po’ migliora i sapori, ma quando è troppo esce tutto una schifezza… ecco, mi sa che è corretto. Quindi, se la promessa dell'”autunno stile ragazza autistica -core” sembra di per sé una benedizione — e oso dire che lo sarebbe, se non ci fosse questo problema qui — con questo troppo ha sinceramente stroppiato; cioè, ragà, il freddo già lo fa, ma le foglie nemmeno hanno avuto il tempo di marronizzarsi e cadere dagli alberi, e comunque non fa ancora abbastanza freddo per inglobarsi in copertine e avere scuse per non faticare… che schifo e che noia. Tuttavia, io ancora non ho acquisito il potere di controllare le stagioni, men che meno il meteo, e dei babbani figurarsi, quindi… pure di questa cosa, bisogna farsene una ragione; siamo nati per soffrire, e sono nata per ricondividere al mondo questa sofferenza. 🍂